8 ottobre 2004
Appuntamenti tutti i martedì dal 12 ottobre al 9 novembre
Il caso Paul Celan, in ateneo gli esperti del poeta ebreo tedesco
Apre le“Considerazioni sul caso Celan” Giuseppe Bevilacqua
Quattro conferenze dedicate a Paul Celan (1920-1970), poeta tra i più grandi del Novecento, con i massimi conoscitori italiani dell’autore, tra cui Giuseppe Bevilacqua, amico personale e traduttore di tutte le poesie di Celan per “I Meridiani” Mondatori. Il ciclo “Considerazioni sul caso Celan” è organizzato dal dipartimento di Lingue e letterature germaniche e romanze dell’università di Udine, in collaborazione con il Mittelfest, l’Associazione biblioteca austriaca, la biblioteca civica Joppi di Udine, la Provincia e l’Associazione industriali di Udine. Appuntamenti martedì 12, 19, 26 ottobre e 9 novembre alle 18, nella sala Convegni di palazzo Antonini, in via Petracco 8 a Udine. Primo ospite, martedì 12 ottobre, Giuseppe Bevilacqua.
«Paul Celan – spiega Luigi Reitani, docente di Letteratura tedesca all’ateneo di Udine - ha interpretato forse come nessun altro la tragedia della Shoa». Nato nel 1920 a Černovcy, in Bucovina, da famiglia ebrea di lingua tedesca, Celan visse drammaticamente gli eventi della seconda guerra mondiale, «la deportazione – ricorda Reitani - e lo sterminio della sua famiglia, la fine del mondo multietnico della sua infanzia», emigrando successivamente a Parigi. «La sua poesia – conclude Reitani -, densa di affascinanti metafore, è intrisa di un inquietante e sottile erotismo, che si intreccia in modo assolutamente unico con riferimenti alla grande storia». Nel 1970 Celan si toglierà la vita nelle acque della Senna.