Convegno venerdì 2 e sabato 3 aprile in Sala Ajace a Udine

Il pluralismo radiotelevisivo: un bene da tutelare

Partecipano gli ex presidenti della Consulta, Conso e Mirabelli

            Saranno i presidenti emeriti della Corte Costituzionale Giovanni Conso e Cesare Mirabelli a “tenere a battesimo” il convegno sulla “Tutela del pluralismo radiotelevisivo. Profili di diritto internazionale, comunitario e costituzionale” organizzato dalla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Udine in collaborazione con l’Unione forense per la tutela dei diritti dell’uomo, in programma venerdì 2 e sabato 3 aprile, nella sala Ajace di Palazzo D’Aronco, a Udine. Due giorni di analisi e dibattito su un tema più che mai d’attualità dopo il via libera della Camera al disegno di legge di riordino del settore radiotelevisivo passato ora all’esame del Senato. Un percorso lungo e travagliato quello della legge Gasparri, già approvata dal Parlamento e rinviata alle Camere a fine 2003 dal presidente della Repubblica Ciampi.

            Duplice l’obiettivo dell’iniziativa. Da un lato, fare una panoramica delle questioni più delicate che la tutela del pluralismo radiotelevisivo pone nell’ambito dell’ordinamento costituzionale, anche a seguito delle modifiche apportate dalla Gasparri. Dall’altro, analizzare la rilevanza del pluralismo radiotelevisivo nel diritto internazionale, specie riguardo le norme pattizie poste a tutela della libertà di espressione, nonchè nell’ambito del diritto comunitario, con particolare attenzione ai vincoli derivanti dalle normative su concorrenza, libertà di circolazione e libertà di stabilimento, per verificare la ricadute di tali discipline sull’assetto del sistema radiotelevisivo italiano e le eventuali incongruenze con l’attuale legislazione.

            Al termine si terrà la presentazione della sezione Friuli-Venezia Giulia dell’Unione forense per la tutela dei diritti dell’uomo. Interverrà Mario Lana, presidente nazionale dell’Unione. Il convegno, patrocinato dall’Accademia nazionale dei Lincei e dal Segretario generale del Consiglio d’Europa, si rivolge non soltanto alla comunità scientifica e ai rappresentanti politici, ma anche al mondo professionale, con il coinvolgimento di avvocati, magistrati, giornalisti e operatori radiotelevisivi, assumendo in tal modo una dimensione interdisciplinare e intersettoriale di ampio respiro. Per informazioni è possibile contattare la segreteria scientifica del convegno telefonando al numero 0432-508726, fax: 0432-511223.

            La prima delle due sessioni in cui è articolato l’incontro sarà indirizzata all’esame del valore internazionalistico del pluralismo radiotelevisivo quale emerge dai principali trattati in materia di diritti dell’uomo, nonché al ruolo peculiare che tale ruolo assume nell’Unione Europea, sia come principio del diritto comunitario sia come canone di organizzazione dell’attività radiotelevisiva nel rispetto delle regole dell’Unione a tutela della concorrenza. La seconda sessione, dedicata all’evoluzione della giurisprudenza costituzionale relativa al pluralismo radiotelevisivo, concentrerà l’attenzione sugli aspetti salienti della riforma del sistema attuata dalla Gasparri, per soffermarsi poi su alcuni problemi specifici che attengono, rispettivamente, alla regolamentazione dell’accesso ai mezzi radiotelevisivi durante le campagne elettorali e referendarie, alle implicazioni che la tutela delle minoranze linguistiche può avere sulla disciplina delle emittenti locali e alle garanzie di cui possono beneficiare gli utenti radiotelevisivi.

            Il convegno si aprirà venerdì 2 aprile, alle ore 15, con i saluti delle autorità e la presentazione dei lavori ad opera di Maurizio Maresca, docente alla facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo friulano. La prima sessione, dedicata alla “Tutela del pluralismo radiotelevisivo nel diritto internazionale e comunitario”, sarà presieduta da Girolamo Strozzi, dell’Università di Firenze. Seguiranno le relazioni di Pasquale De Sena, della Seconda Università di Napoli (“La tutela del pluralismo radiotelevisivo nei trattati internazionali sui diritti umani con particolare riguardo alla giurisprudenza della Corte europea”); Mario Oetheimer, della Divisione media del Consiglio d’Europa (“L’azione del Consiglio d’Europa per armonizzare le legislazioni nazionali a garanzia del pluralismo radiotelevisivo”); Roberto Mastroianni, dell’Università di Napoli Federico II (“Il pluralismo radiotelevisivo quale principio generale del diritto comunitario”); Marcello Di Filippo, dell’Università di Pisa (“La normativa comunitaria a tutela della concorrenza e le sue implicazioni sul pluralismo radiotelevisivo”).

            Sabato 3 aprile, alle ore 9, inizierà la seconda sessione, guidata da Giovanni Conso, presidente dell’Accademia nazionale dei Lincei, dedicata alla “Tutela del pluralismo radiotelevisivo nell’ordinamento italiano”. Le relazioni saranno tenute da Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale (“La tutela del pluralismo radiotelevisivo secondo la giurisprudenza costituzionale”); Paolo Caretti, dell’Università di Firenze (“Le trasformazioni in atto del sistema radiotelevisivo pubblico e privato”); Filippo Donati, dell’Università di Firenze (“Regolazione e concorrenza nel sistema delle comunicazioni”); Guido Corso, dell’Università di Roma III (“Il pluralismo nel mercato radiotelevisivo interno: delimitazione del servizio pubblico radiotelevisivo”); Stefano Fruttarolo del Foro di Udine (“La tutela degli utenti del sistema radiotelevisivo”). Le conclusioni saranno tratte da Sergio Carbone, dell’Università di Genova.

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