Appuntamento venerdì 16 aprile a Villa Manin

Sistema universitario nel Medio Friuli: quali prospettive?

Convegno sulla valorizzazione
del territorio attraverso l'Ateneo

        Quali i presupposti e i metodi per valorizzare lo sviluppo del sistema universitario e del territorio su cui esso insiste? Attorno a questi argomenti, venerdì 16 aprile dalle 17 nella sala Convegni di Villa Manin di Passariano, nel corso del convegno Università e territorio, presupposti e metodi per una reciproca valorizzazione, si aprirà il dialogo tra Università, Provincia, Regione e Medio Friuli, che oggi richiede fortemente l'attivazione di corsi post laurea, master, corsi di specializzazione, percorsi di studio di formazione secondaria superiore e laboratori. Interverranno il sindaco di Codroipo, Vittorino Boem, il presidente della provincia di Udine, Marzio Strassoldo, il rettore dell'ateneo di Udine, Furio Honsell, che parlerà di Come sviluppare il raccordo tra università e la sua comunità di riferimento. Le conclusioni sono affidate all'assessore regionale al Lavoro, formazione, università e ricerca, Roberto Cosolini.
 
        Il direttore del Consorzio Friuli Formazione, Dario Barnaba, tratterà L'istruzione e la formazione tecnica superiore (fts), l'esperienza del Friuli Venezia Giulia. Daniele Livon, dirigente dell'università di Udine, si soffermerà su Il punto di vista economico-gestionale, mentre La risposta locale alla domanda di formazione superiore sarà affrontata da Bruno Tellia, sociologo dell'ateneo di Udine e delegato del rettore alla Formazione continua. Il preside della facoltà di Agraria di Udine, Angelo Vianello, interverrà su Il contributo della facoltà di Agraria per un'attività didattica di ricerca decentrata. L'esperienza dell'avvio a Villa Manin dell'Accademia di Belle Arti verrà illustrata dal direttore dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, Riccardo Rabagliati, e Andrea Moretti, docente di Economia e gestione delle imprese all'ateneo friulano, parlerà di Comunicare la presenza e misurare l'impatto dell'università sul territorio. Per maggiori informazioni e scheda di adesione rivolgersi all'indirizzo e-mail cultura.codroipo@qnet.it.
 
        Nel Medio Friuli, dove già esiste un polo scolastico superiore, cui si affianca l'operato di una sede staccata dell'Accademia di Belle Arti di Venezia a Villa Manin di Passariano, «l'apertura di un nuova sede formativa - dice il vicesindaco di Rivignano, Giovanni Giau - contribuirebbe a ridisegnare il decentramento accademico verso sud, così come già è stato fatto a nord con Gemona e con le sedi di master a Tarcento e Tolmezzo». «I presupposti e i metodi per lo sviluppo di qualunque zona territoriale regionale - dice il rettore dell'ateneo friulano, Furio Honsell - necessita di analisi socio-culturali e deve prendere in considerazione la vocazione economico-storica del territorio, le peculiarità di sviluppo attuali e quelle previste nell'immediato futuro e nel medio e lungo termine. Il Friuli - aggiunge Honsell - è ricco di potenziali ancora latenti. L'università raccoglie molto volentieri l'impegno di valorizzare le vocazioni specifiche che caratterizzano le varie comunità, al fine di sviluppare sia il territorio, sia di accrescere il capitale umano».
 
        «Se si considera la provincia di Udine come un'area metropolitana molto estesa - afferma Giau -, dove le aree di riferimento di alcuni comuni come Codroipo, Rivignano, Latisana, Gemona, Palmanova fungono da ipotetici quartieri, proprio questi quartieri potrebbero garantire anche un certo numero di servizi, tra i quali quello legato all'istruzione e alla formazione superiore, nello stesso modo in cui garantiscono efficienti impianti per le piccole industrie e per i comparti artigianali». Il dibattito interno al Progetto Integrato Cultura, in particolare, ha da una parte manifestato l'esistenza di una rete efficiente di rapporti e scambi, ed evidenziato competenze ed esperienze tali da favorire l'eventuale apertura di sedi formative, dall'altro si è interrogato sui presupposti e le risorse necessarie affinché l'eventuale attivazione di sedi di formazione superiore sia sostenibile nel tempo. «La reciprocità della valorizzazione - conclude Giau - si attuerebbe per il territorio, con una sua evoluzione in grado di renderlo competitivo, per l'Università, con lo sviluppo di sedi con specifiche vocazioni. Per questo il territorio è pronto a compiere uno sforzo economico e strutturale, garantendo la durata e la vitalità di un possibile insediamento accademico».

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