Mercoledì 28 aprile, alle 9, a palazzo Antonini, a Udine

La ricerca storica tra cinema, fotografia, televisione e new media

Le nuove prospettive per ricostruire i fatti della storia

            Come e quanto i mass media e le nuove tecnologie influiscono sulle scienze storiche e, in particolare, sulla storia dell’arte, del cinema e della fotografia, discipline sempre alla ricerca di innovative metodologie di analisi da applicare ai propri campi di indagine? Senza contare le trasformazioni avvenute nella trasmissione delle informazioni e dei risultati delle ricerche grazie alla diffusione dei sistemi informatici. L’intento della giornata di studi su “Fonti, metodi, ricerche. Le discipline della ricerca storica a confronto”, organizzato dall’Associazione culturale Maiè e dall’Università di Udine, in programma mercoledì 28 aprile, con inizio alle ore 9, nella sala Convegni di Palazzo Antonini, a Udine, è proprio quello di misurarsi concretamente con queste tendenze, proponendo una serie di testimonianze dirette del lavoro che gli specialisti dei singoli settori di ricerca si trovano a dover affrontare.

 
            I cinegiornali Luce sono un classico esempio di nuova fonte storica. Nati nel 1927, rappresentano la cinematografia d’attualità del regime fascista. Durante il ventennio, l’Istituto Luce scelse il Friuli-Venezia Giulia per documentare alcuni cavalli di battaglia della propaganda mussoliniana e creare il suo immaginario. “In Friuli – spiega Enrico Folisi del Dams dell’Università di Udine – vennero filmate visite e cerimonie legate al culto della Grande Guerra; le esercitazioni militari per esaltare le nuove armi; le feste popolari e le ricorrenze riconducibili alle tradizioni contadine e alla produzione agricola; il rito della romanità con Aquileia in primo piano; la rappresentazione della potenza industriale del regime con i Cantieri navali dell’Adriatico; le opere pubbliche di ingegneria civile tese a modernizzare la regione; le manifestazioni sportive e quelle collegate agli anniversari del fascismo organizzate dall’Opera nazionale dopolavoro”.

            Il convegno è diviso in due sessioni. La prima affronterà l’uso delle diverse fonti nella metodologia storica. Nella seconda i ricercatori esporranno gli esiti dei loro lavori. La giornata di studi si aprirà alle ore 9 di mercoledì 28 aprile, con i saluti del rettore dell’Università di Udine, Furio Honsell, della preside della facoltà di Lettere e filosofia, Caterina Furlan, del direttore del dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali, Arnaldo Marcone, e di Vittoria Romani, vicario della Scuola di specializzazione in Storia dell’arte. Seguiranno le relazioni. Flavio Fergonzi, dell’Università di Udine, interverrà sui “Metodi incerti di una incerta disciplina: la storia dell’arte contemporanea in Italia”; Paolo Caneppele, della Cineteca comunale di Bologna, illustrerà “La ricerca cinematografica a livello locale”; Adolfo Mignemi, dell’Istituto nazionale per la Storia di Liberazione in Italia ‘Ferruccio Parri’ di Milano, spiegherà “La fotografia come fonte nella ricerca storiografica”; Sara Marinelli, dell’Università di Napoli L’Orientale, parlerà degli “Sguardi obliqui sull’identità: gli studi culturali e postcoloniali”.

 
            La sessione pomeridiana si aprirà, alle ore 15, con Donata Levi, dell’Università di Udine, che esporrà “Un nuovo progetto: il Laboratorio informatico per la documentazione storico artistica”. Sonia Maffei, del Centro di ricerche informatiche per i Beni culturali della Scuola Normale Superiore di Pisa, terrà una relazione sulle “Metodologie informatiche per la gestione di fonti storico artistiche”; Barbara Cattaneo, della Fondazione Dalmine di Bergamo, affronterà “La costruzione dell’immagine di un villaggio modello. Le fotografie della Company town di Dalmine”. Gli autori televisivi Michele Buono e Piero Riccardi, della Aleph film di Roma, illustreranno le “Sovietmemories: la narrazione della storia orale in Rete”. Infine, per il Dams dell’Università di Udine, Enrico Folisi, parlerà dei “Cinegiornali Luce come fonti storiche. Tra attualità e immaginario di regime: il caso Friuli”, mentre Anna Antonini farà il punto sui “Manifesti grafici e fotorealistici da Biancaneve e i sette nani a La passione di Cristo”.

Condividi

Stampa