Giovedì 6 maggio, alle 9, Palazzo Politi-Camavitto, Udine

Scienza e teologia: eterno dualismo?

Convegno internazionale in ricordo di Maurizio Mamiani

Mettere a fuoco le relazioni intercorse tra il pensiero teologico cristiano e lo sviluppo delle indagini scientifiche da Galileo al darwinismo fino ai progressi del XIX secolo. È quanto si propone il convegno dedicato a “Scienza e teologia fra Seicento e Ottocento” organizzato dal dipartimento di Scienze filosofiche e storico-sociali dell’Università di Udine in ricordo di Maurizio Mamiani, che si terrà giovedì 6 maggio, dalle ore 9, in sala Politi, via Zanon 6, a Udine. Particolare attenzione sarà dedicata all’opera di Isaac Newton di cui Mamiani è stato uno specialista di fama internazionale. La giornata di studi sarà inaugurata dai saluti del rettore Furio Honsell e della preside della facoltà di Lettere e filosofia Caterina Furlan.

 In Europa, “la cultura scientifica e quella teologica – afferma Brunello Lotti, docente di Storia della filosofia nell’ateneo friulano – hanno assunto un rilievo indiscutibile sulle radici del pensiero della modernità in Occidente”. Dalla prima rivoluzione scientifica, elementi di natura teorica, religiosa e politica, hanno orientato e condizionato gli sviluppi della ricerca e le visioni della natura. Come osservava lo stesso Mamiani, anche la nascita della scienza europea non si sottrae alla “originaria impronta religiosa, che ha caratterizzato l’età moderna ed è trapassata in essa tanto più efficacemente quanto più occultamente”.

Il programma del simposio prevede un “Ricordo di Maurizio Mamiani” di Federico Vercellone, direttore del dipartimento di Scienze filosofiche e storico-sociali dell’ateneo friulano. Seguirà la relazione di Paolo Rossi, dell’Università di Firenze, su “Multi pertransibunt” e di William Shea, dell’Università di Padova, che parlerà di “Galileo a Roma: incontri e scontri”. Per l’Università di Udine interverranno Brunello Lotti, con la “Filosofia naturale e teologia nello Scholium generale di Newton”, Chiara Giuntini, che traccerà un quadro di “Locke, Newton e la scienza della Scrittura”, e Paola Dessì che illustrerà la posizione dei “Cattolici di fronte alla scienza: strategie apologetiche nella Francia di fine Ottocento”. Antonello La Vergata, dell’Università di Modena, farà il punto su “Darwinismo e religione”.

Maurizio Mamiani (1942-2002) è stato ordinario di Storia della scienza presso la facoltà di Lettere del nostro ateneo e direttore del dipartimento di Scienze filosofiche dal 1997 al 1999. Fra gli oggetti delle sue ricerche sono stati la genesi della fisica cartesiana e le teorie dello spazio da Descartes a Newton. Il suo nome è legato soprattutto ai numerosi e importanti lavori sul pensiero scientifico e sulle speculazioni filosofiche e teologiche di Newton. Alla documentazione e interpretazione degli scritti teologici di Newton dedicò la pubblicazione dell’inedito Trattato sull’apocalisse (1994) nel testo originale, con versione italiana a fronte e una rilevante introduzione. L’impostazione del lavoro di Mamiani è sempre stata guidata dalla consapevolezza che la nascita della scienza fu il risultato della convergenza di interessi tecnici, idee filosofiche e aspirazioni religiose.

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