Uno sguardo sulla complessa situazione argentina e una testimonianza diretta su un’esperienza d’intervento sociale nella realtà degradata della periferia di Buenos Aires, con la presentazione di un progetto educativo che, tramite una serie di laboratori d’arti e mestieri, intende garantire ai bambini del quartiere una possibilità in più per costruirsi un futuro migliore. Saranno questi i temi affrontati in “Argentina oggi. Esperienze di volontariato e cooperazione con il Friuli”, un incontro con padre José Resich, parroco della chiesa di san Pablo nel quartiere di Ferrari, a Buenos Aires, organizzato per giovedì 6 maggio, alle ore 17.30, presso la Sala Convegni di Palazzo Antonini, a Udine, dalle facoltà di Lettere e filosofia e di Scienze della formazione dell’Ateneo friulano in collaborazione con Cittàteneo e l’associazione culturale Maié.
Una mensa che offre gratuitamente oltre seicento pasti giornalieri, un consultorio medico e una farmacia, una piccola casa per ospitare temporaneamente anziani e altre persone che necessitano di un tetto, una cooperativa ed altre iniziative per suscitare, in una popolazione abituata all’assistenzialismo, una spinta ad intraprendere attività economiche. Sono queste le principali iniziative organizzate nella parrocchia di san Pablo da padre Resich, medico di origini dalmate, attualmente in Friuli ospite di operatori che da tempo hanno scelto Ferrari per sviluppare progetti di cooperazione culturale in collaborazione con una rete di giovani di origini friulane attivi in molte città del Paese sudamericano.
L’ultimo di questi progetti è “Snait!”, un’esperienza basata sul perseguimento dei diritti dei bambini, molto spesso conculcati. A Ferrari, dove i bambini spesso non vanno a scuola, crescono per la strada, dove regna la micro criminalità e c’è un forte consumo di alcool e di droghe, sono stati avviati otto laboratori, nei settori dell’artigianato, delle arti visive, del teatro e del circo, che si concluderanno con fiere e spettacoli destinati a tutta la comunità. Un’attività educativa che rappresenta per il Friuli un motivo di interessante confronto e una possibilità per ripensare ai rapporti con l’Argentina. Un Paese con grandi risorse ma con quasi venti milioni di persone che vivono sotto la soglia della povertà, e che lentamente sta tentando di uscire da una grave crisi economica. In questo scenario opera questo prete battagliero che offre un aiuto concreto, per raggiungere condizioni di vita dignitose, agli abitanti di uno delle centinaia di quartieri che compongono la gran Buenos Aires.