Inaugurato il corso di perfezionamento “Valori identitari e imprenditorialità”

Discendenti di emigrati friulani in Sudamerica all'Ateneo di Udine per scoprire le proprie origini

Dodici laureati argentini e brasiliani selezionati per un percorso formativo innovativo che integra e-learning, lezioni frontali e tirocini nelle aziende

Un’opportunità per rinsaldare i legami con le proprie radici e acquisire competenze culturali e imprenditoriali spendibili nei Paesi di provenienza. È l’obiettivo del Corso di perfezionamento “Valori identitari e imprenditorialità”, rivolto a laureati discendenti di emigrati friulani in Sudamerica e organizzato per il secondo anno dall’università di Udine, con la collaborazione dell’Ente Friuli nel Mondo e con il sostegno dell’Erdisu e degli altri tre soggetti che hanno coordinato i tirocini formativi Confindustria, Associazione Piccole e Medie Industrie e Associazione Cooperative Friulane di Udine. Alla cerimonia di inaugurazione del Corso, tenutasi a palazzo Florio, il rettore Cristiana Compagno ha salutato i dodici corsisti provenienti da Argentina e Brasile, sottolineando come «l’Ateneo di Udine, sempre attento alle richieste di formazione permanente e alle nuove sfide offerte dalle tecnologie dell’informazione, con questo corso centrato sui temi cruciali di “identità” e “imprenditorialità” ha arricchito l’offerta formativa post laurea e offre ai figli di terza e quarta generazione di friulani emigrati in Sudamerica la possibilità di seguire un cammino di ritorno e di riattivazione della identità friulana e italiana».
 
Il Corso rientra nel più ampio Progetto di ricerca Firb 2009-2012 “Perdita, mantenimento e recupero dello spazio linguistico e culturale nella 2° e 3° generazione di emigrati italiani nel mondo: lingua, lingue, identità. La lingua e cultura italiana come valore e patrimonio per nuove professionalità nelle comunità emigrate”, coordinato da Vincenzo Orioles dell’università di Udine. Punto di forza del percorso formativo, innovativo nei contenuti e nei metodi, è il modello didattico “blended”, che integra la didattica in e-learning attraverso videolezioni e attività on line svoltesi nel periodo antecedente all’arrivo in Italia dei corsisti (dal 9 al 23 maggio) con lezioni in presenza, tirocini, conferenze e seminari al loro arrivo in Friuli. «Il progetto – ha ricordato il direttore del Corso Raffaella Bombi – risponde all’esigenza manifestata a partire dagli anni Settanta dalle giovani generazioni di emigrati friulani compiutamente integrati nei Paesi di immigrazione, di rinsaldare i legami con le proprie radici». I corsisti sono gli argentini Berton Maria Umbelina, Krukowski Alejandro, Lanese Maria Eugenia, Martino Carolina, Masat Colussi Lucila, Paviotti Maria Agostina, Quarin Zanel Marianela, Sosa Cecilia e i brasiliani Giacobe Gabriela, Kneipp Londero Eduardo, Poletto Rubia Fernanda, Rossi Roberta.
 
Il presidente dell’Ente Friuli nel Mondo, Pietro Pittaro, ha ricordato che il corso «consente di  mantenere i contatti con i corregionali all’estero, consolidando un rapporto umano che getta le basi per futuri sviluppi, anche sul piano economico». L’importanza di una formazione globale per un imprenditore è stata evidenziata dall’assessore provinciale allInformatizzazione e innovazione Mario Virgili, mentre il direttore regionale alle Relazioni internazionali e comunitarie Augusto Viola ha sottolineato come «i corregionali all’estero devono fare parte delle politiche internazionali in cui la Regione Friuli Venezia Giulia, oggi più di ieri, è impegnata».
 
Il Made in Italy e il sistema Italia, temi centrali del corso, assumono connotati particolari in quanto incorporano non solo imprese e grandi marche italiane, ma anche l’elemento strategico della cultura gastronomonica. Una sezione del Corso, curata dall’Accademia Italiana della cucina, si è fatta carico di unire i saperi ai sapori friulani e carnici, facendo del cibo un “bene culturale” e un tratto ineludibile della cultura di una comunità. Alla cerimonia sono intervenuti inoltre il presidente emerito dell’Ente Friuli nel Mondo Mario Toros, il direttore del Dipartimento di studi umanistici Vittorio Formentin, il presidente dell’Erdisu Adriano Ioan, don Alessio Geretti, il presidente del Gruppo giovani imprenditori dell’Api Michele Bressan, Stefano De Stalis in rappresentanza di Confindustria Udine, il vicepresidente dell’Associazione Cooperative Friulane di Udine Flavio Sialino, il sindaco di Paluzza Elia Vezzi, il coordinatore territoriale dell’Accademia Italiana della cucina Fvg, Renzo Mattioni. Per ulteriori informazioni http://corsofirb.uniud.it.
 

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