Workshop lunedì 24 gennaio alle 9.30 a Palazzo Florio

Donne e scienza, un rapporto difficile Strategie per un'inversione di rotta

Scarsa presenza femminile nelle materie tecnico-scientifiche

        Fare il punto sulle varie strategie applicate a livello nazionale e internazionale per affrontare efficacemente il problema della scarsa presenza femminile nelle discipline universitarie a carattere tecnico-scientifico. È quanto intende fare il seminario internazionale promosso dall’Università e dalla Provincia di Udine su “Donna e scienza” (Women and science) che si terrà lunedì 24 gennaio, con inizio alle 9.30, nella sala Colonne di Palazzo Florio, in via Palladio 8, a Udine. Porteranno le loro esperienze, presentando le diverse strategie adottate per cercare di risolvere il problema, docenti e ricercatrici provenienti da Stati Uniti, Norvegia e Regno Unito e dalle università di Padova, Torino, Trieste e, naturalmente, Udine. Interverranno, fra gli altri, il rettore Furio Honsell, l’assessore provinciale alle Attività produttive e pari opportunità Irene Revelant e Franca Battigelli, direttrice del dipartimento di Economia, società e territorio dell’ateneo friulano.      
 
        Nelle università europee il numero di studentesse iscritte alle facoltà tecnico-scientifiche è molto basso. Appena il 17% a livello nazionale. «Questa scarsa presenza – spiega Leopoldina Fortunati, organizzatrice dell’incontro e docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’ateneo udinese – da un lato è dovuta alla persistenza di pregiudizi che vedrebbero le donne poco portate a questo tipo di studi e dall’altro a regole non scritte del mercato del lavoro che creano nelle donne il timore di non trovare poi un’occupazione adeguata o di non riuscire a conciliare lavoro e figli. La realtà è, invece, che le studentesse in materie scientifiche si laureano con ottimi risultati mostrando di non aver problemi particolari in queste materie». Inoltre, il mercato del lavoro nell’era digitale può offrire alle donne molte soluzioni flessibili permettendo loro non solo di trovare lavoro, ma anche di crearselo, dando vita a una cooperativa, a una ditta individuale o diventando imprenditrici. 
        
        Il seminario si articola in due sessioni. In quella mattutina parleranno Leopoldina Fortunati dell’Università di Udine, Abigail Stewart dell’Università del Michigan, Wendy Faulkner dell’Università di Edimburgo e Vivian A. Lagesen dell’Università di Trondheim, in Norvegia. Nel pomeriggio, a partire dalle 15, interverranno Emilia Mezzetti dell’Università di Trieste, presidente del comitato “Women and mathematics” della Società europea di matematica, Maria Schiavone del Politecnico di Torino, Silvana Badaloni dell'Università di Padova e Francesca Soramel dell’ateneo friulano.

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