Nei settori sanità, allevamento, acquacoltura, gestione del patrimonio forestale
Già arrivati i primi 12 giovani equato guineani che studieranno a Udine
L’Università di Udine ha avviato quattro progetti triennali di cooperazione scientifica e formazione con la Guinea Equatoriale. I settori coinvolti sono sanità, allevamento, acquacoltura e gestione delle foreste. I progetti sono frutto di una convenzione tra l’Ateneo friulano e l’Università nazionale della Guinea Equatoriale e fanno parte del piano strategico di riduzione della povertà attivato dal governo africano. In particolare, l’ateneo contribuirà alla nascita della prima scuola di formazione di infermieri in Guinea Equatoriale e alla gestione sostenibile del patrimonio forestale di quel Paese. Parteciperà, inoltre, all’avvio di un programma di miglioramento genetico degli animali allevati e allo sviluppo della pesca e dell’acquacoltura. Compito dell’università udinese è fornire supporto scientifico, trasferire know-how e formare specialisti equato-guineani nei diversi ambiti interessati dai progetti.
Già quest’anno, intanto, l’ateneo friulano ha immatricolato i primi 12 studenti equato guineani, giunti a Udine con borse di studio del loro governo. Sette sono iscritti al corso di laurea in Scienze animali della facoltà di Medicina veterinaria, quattro al corso di laurea in Infermieristica della facoltà di Medicina e chirurgia e uno alla facoltà di Economia. Inoltre, due osservatori, coordinatori degli infermieri della Guinea Equatoriale, faranno uno stage di un anno presso la sede del corso di laurea in Infermieristica. «L’Africa – ha affermato il rettore, Cristiana Compagno, incontrando le prime matricole equato guineane – è un continente strategico per la nostra università che ha fatto dell’internazionalizzazione un asse portante della sua politica di sviluppo qualitativo delle iniziative didattiche e di ricerca».
L’Università di Udine è da anni impegnata in Africa con numerosi progetti scientifici e di formazione e programmi di scambio di docenti e studenti. L’ateneo opera, infatti, in Camerun, Ciad, Egitto, Gabon, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Sud Africa e ora anche in Guinea Equatoriale. Gli studenti africani iscritti all’Università di Udine sono circa un centinaio. «Gli studenti stranieri – ha sottolineato Alessandro Trovarelli, delegato del rettore per l’Internazionalizzazione – sono una risorsa fondamentale per la nostra università. In questo senso stiamo investendo molte energie e azioni dirette ad ampliare l’arrivo di giovani da altri Paesi e continenti».
«Per l’ateneo – ha spiegato il delegato del rettore per i Rapporti con i Paesi in via di sviluppo, Marco Galeotti – partecipano ai quattro progetti le facoltà di Agraria, Economia, Medicina e chirurgia e Medicina veterinaria, il dipartimento di Scienze animali e il Centro interdipartimentale “Cartesio”, per la cartografia, il telerilevamento e i sistemi informativi territoriali». Sono inoltre coinvolti la Regione Friuli Venezia Giulia - Relazioni internazionali e comunitarie, l’Associazione degli imprenditori e aspiranti imprenditori immigrati, l’Associazione degli studenti universitari africani in Italia, l’Associazione nazionale allevatori bovini di razza pezzata rossa italiana (Anapri), l’Associazione allevatori del Friuli Venezia Giulia, l’Ersagricola spa e la società E-Laser.