Presentato oggi il progetto di sostegno e sviluppo di azioni comuni
Ateneo, Cassa di Risparmio del FVG e Confindustria Udine uniti nel segno dell'internazionalizzazione
Obiettivo della collaborazione, promuovere i sistemi universitari e produttivi friulani in Cina
Università di Udine, Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia (Carifvg) e Confindustria Udine rafforzano la collaborazione nel segno dell’internazionalizzazione dei sistemi universitario e industriale regionale nell’Asia orientale. È stato delineato oggi a palazzo Florio dal rettore Cristiana Compagno - al suo ultimo giorno di mandato rettorale - con il presidente e il direttore di Carifvg, Giuseppe Morandini e Renzo Simonato, e la vicepresidente di Confindustria Udine, Alessandra Sangoi, con il responsabile dell’Area internazionalizzazione di Confindustria, Alessandro Tonetti, il progetto che vede le tre realtà collaborare su questo fronte, e che riguarda, in particolare, l’area della Cina. Carifvg sosterrà le attività di internazionalizzazione dell’ateneo friulano in Cina. Al contempo gli studenti cinesi dell’ateneo di Udine potranno svolgere tirocini formativi presso le imprese friulane di Confindustria che hanno rapporti con i Paesi orientali, fungendo da ambasciatori del sistema produttivo ed economico locale.
Nello specifico, il sostegno di Carifvg permetterà all’Università di Udine di dare ulteriore impulso alla promozione culturale dell’offerta didattica in Cina e di allargare le attività svolte da visiting professors internazionali di elevata qualificazione scientifica nell’ambito delle attività formative destinate agli studenti dell’ateneo. Inoltre, è prevista l’organizzazione di seminari e attività formative che saranno offerti agli studenti udinesi da professionisti ed esperti di gestione e marketing, banca e finanza. Tramite Confindustria Udine, invece, saranno selezionate una serie di aziende e imprese che potranno avviare tirocini formativi in favore degli studenti cinesi iscritti all’ateneo friulano. Tali tirocini saranno progettati nell’ambito più ampio degli scambi e dei rapporti con i Paesi dell’est del mondo.
«L’internazionalizzazione – ha sottolineato il rettore Cristiana Compagno – è una delle “mission” dell’ateneo di Udine, perseguita con forza in questi ultimi anni come elemento caratterizzante e come base dei programmi di sviluppo della nostra Università. L’internazionalizzazione è, infatti, uno dei più importanti fattori che spingono all’innovazione, in quanto il livello di internazionalizzazione del sistema università, ovvero la capacità di attrarre studenti stranieri e di competere in attività di didattica e di ricerca con le università europee ed extraeuropee, ha ricadute notevoli anche nella realtà produttiva locale, sulle aziende e sul tessuto sociale del territorio regionale».
«Nella continua ricerca per amalgamare l’anima istituzionale della banca con la creazione di valore per la collettività, in particolare i giovani – ha dichiarato Giuseppe Morandini, presidente Carifvg -, si inserisce il nostro sostegno a questo importante progetto che vuole esprimere un’autentica cultura sociale e il senso di legame con il territorio che la porta a scelte ed interventi capaci di trasformarsi in contributi alla crescita e alla conoscenza».
«L’internazionalizzazione - ha proseguito il direttore generale della Cassa, Renzo Simonato - è un tema a cui teniamo particolarmente in quanto è una delle leve su cui puntare per la ripresa. I giovani sono il nostro futuro e la scoperta di nuovi Paesi rappresenta sicuramente un grande valore per il nostro territorio che attraverso questi ragazzi si apre al mondo, con positive ricadute su tutta la cultura imprenditoriale e manageriale del territorio».
«Sono diverse le aziende associate a Confindustria Udine che hanno avviato scambi commerciali o processi di internazionalizzazione con la Cina. Questo accordo – ha detto Alessandra Sangoi, vice-presidente delegata alla Piccola Impresa, con delega Innovazione, Ricerca, Università e Parchi scientifici di Confindustria Udine - favorisce la possibilità di sviluppare e intensificare opportunità e progetti di interscambio agevolando la comunicazione e la conoscenza anche culturale, reciproca».
Il progetto di collaborazione si inserisce nell’ambito del “Programma Marco Polo” nato in base all’accordo quadro stipulato fra Repubblica italiana e Repubblica popolare cinese e negli anni sviluppato dalla Conferenza dei rettori italiani (Crui) con l’appoggio della Presidenza della Repubblica italiana, con l’obiettivo di incrementare la presenza di studenti cinesi nelle università italiane. L’ateneo di Udine vi partecipa sin dalla nascita nel 2006 – con il coordinamento di Mauro Pozzana dell’Area servizi per la didattica - promuovendo l’offerta didattica nei Paesi indicati dallo stesso Governo italiano come strategici per il sistema Paese. Il successo di tale programma ha portato negli ultimi anni ad un consistente aumento degli studenti cinesi a Udine e nell’anno accademico 2012/13 il numero delle iscrizioni ha raggiunto quota 107 studenti. Tale trend di crescita è confermato anche nell’anno accademico attuale dove, a oggi, si registrano 30 nuove immatricolazioni. I corsi di laurea più richiesti sono, nell’area umanistica, Lingue e letterature straniere e Scienze e tecniche del turismo culturale, nell’area scientifica Viticoltura ed enologia, e, area economica, Economia aziendale. Finora sono 8 gli studenti cinesi che hanno conseguito la laurea a Udine.