Crita: Università di Udine ed Ersa uniti per il comparto agricolo
Una società consortile per far crescere e promuovere le aziende e i prodotti del territorio rurale del Friuli Venezia Giulia
Nasce una nuova società consortile per far crescere e promuovere le attività e i prodotti del territorio regionale. Si chiama CRITA, che sta per Centro di Ricerca e Innovazione Tecnologica in Agricoltura e i soci fondatori sono l’Università degli Studi di Udine e l’Ersa, (ai sensi del Decreto Presidente della Regione F.V.G. (del 25 novembre 2010, n.0259 Pres.).
L’obiettivo è quello di lavorare sinergicamente su diversi fronti: ricerca, sperimentazione, innovazione, diffusione e divulgazione. Stanziati 2.250.000 euro, che saranno veicolati in dieci progetti di ricerca di filiera della durata triennale.
Le caratteristiche del CRITA sono state presentate durante l’incontro “Agricoltura 2020: le filiere produttive tra tradizione e innovazione”, nella sede della Regione a Udine, alla presenza dell’assessore regionale Claudio Violino, del rettore dell’Università degli Studi di Udine, Cristiana Compagno, oltre che del presidente del CRITA stesso, Luca Bulfone. Ad illustrare i progetti del CRITA Scarl, il direttore, Enrico Artini.
L’ASSESSORE. “Il centro di ricerca e innovazione tecnologica in agricoltura - sostiene Claudio Violino, assessore regionale- rappresenta un efficace coordinamento tra enti ed istituzioni per dare risposte concrete alle esigenze che provengono dal territorio e dal mondo agricolo. In un periodo in cui soffriamo di mancanza di fondi, il CRITA si configura come uno strumento funzionale al servizio del mondo della ricerca e del trasferimento tecnologico in agricoltura. L’attività del CRITA, - continua l’assessore - che vede in prima linea Ersa e i dipartimenti afferenti alla ex facoltà di Agraria dell’Università di Udine, in questi mesi ha già avuto l’opportunità di svilupparsi e la sua operatività nei prossimi mesi sarà ancora più incisiva”.
IL RETTORE. “La costituzione di CRITA scarl - sottolinea inoltre, Cristiana Compagno, rettore dell’Università di Udine - costituisce un’importante opportunità per rendere più solida la collaborazione, peraltro già ampiamente collaudata nel passato, tra Università ed ERSA, focalizzando gli sforzi dei due soggetti su attività in cui, nel rispetto delle competenze e delle peculiarità istituzionali di ciascuno, possano trovare realizzazione progetti di ricerca, sperimentazione e trasferimento tecnologico di utilità per la valorizzazione del patrimonio rurale regionale. Esprimo particolare soddisfazione - continua il rettore - per l’intento di coordinamento tra entità deputate alla ricerca e al trasferimento tecnologico e chi opera in ambito produttivo, che potrà senz’altro dare impulso e sostegno al comparto agricolo regionale. Come rettore dell’Università di Udine, fa particolarmente piacere constatare che, accanto all’obiettivo di ampliare le conoscenze, ci si ponga quello di contribuire alla formazione di giovani che potranno auspicabilmente prestare la loro opera nel campo non solo della ricerca e della sperimentazione, ma anche nel difficile compito dell’assistenza tecnica ai produttori”.
OBIETTIVI e AZIONI. Il CRITA nasce con l’intento di favorire un efficace coordinamento e integrazione tra i soggetti pubblici che, nell’ambito del territorio regionale, sono impegnati in attività di ricerca, sperimentazione, innovazione e operano per la diffusione e divulgazione dei risultati nel territorio regionale. Svolgerà, inoltre, attività di progettazione e realizzazione di programmi di ricerca per l’acquisizione di conoscenze necessarie per la definizione di nuovi prodotti, processi produttivi e servizi e si impegnerà in azioni per trasferirle all’imprenditoria regionale, in particolare nei settori agricolo, forestale, agroalimentare ed ittico.
MODALITÀ DELL’AZIONE. Le attività di ricerca del CRITA potranno essere realizzate in completa autonomia o per conto e in collaborazione con le imprese.
Le attività del CRITA si articoleranno in attività di formazione e trasferimento tecnologico volte a disporre di maggiori e meglio qualificate risorse umane, di ricerca e sviluppo, attuate in maniera indipendente, anche nel caso in cui siano realizzate in collaborazione con imprese private e, infine, attività di diffusione dei risultati delle ricerche e di trasferimento della tecnologia.
Il CRITA opererà in accordo con le strutture amministrative dei soci fondatori e dell’Amministrazione Regionale - Direzione Centrale Risorse rurali, agroalimentari e forestali, con il fine di perseguire obiettivi condivisi nell’ambito delle rispettive finalità istituzionali.
TEMPO DELL’AZIONE. Il CRITA opererà sulla base di un piano triennale di attività, aggiornabile annualmente, con cui determinerà obiettivi, priorità, risorse umane e finanziarie per l’intero periodo, tenuto conto anche dei programmi di ricerca dell’Università degli Studi di Udine, dell’ERSA e delle esigenze di ricerca e sperimentazione per lo sviluppo della Regione.
COSTI. Le attività del CRITA avranno carattere non economico e si avvarranno, in via prioritaria, del personale già operante presso altre strutture ma che presteranno le proprie competenze in diversi settori scientifici come, ad esempio, quello delle tecnologie agroalimentari, dell’agronomia, della zootecnia, delle coltivazioni agrarie.
LE SINERGIE. CRITA opera sinergicamente con le amministrazioni centrali, gli enti locali, le imprese e le associazioni di categoria.
Alla luce della recente riorganizzazione, la Regione, in particolare, quale organo di raccordo con le realtà territoriali e l’agricoltura, assumerà un ruolo di primo piano nel proporre orientamenti della ricerca del CRITA, che saranno tradotti in linee prioritarie definite di comune accordo tra i soci nell’ambito del Consiglio di Amministrazione.
I VANTAGGI DELL’AGGREGAZIONE. L’aggregazione in un unico ente - il CRITA Scarl- consentirà di perseguire un duplice obiettivo: consolidare l’interazione tra Istituti di ricerca locali e nazionali e adeguarsi alle crescenti necessità di innovazione del settore e all’evoluzione della tecnologia. Tali prospettive pongono il CRITA sullo scenario di una rinnovata competitività della ricerca agraria e di una nuova operatività del sistema agro-zootecnico regionale.
LA FORMAZIONE DEI GIOVANI PER L’EXTENSION SERVICE. Il CRITA realizzerà una struttura di “Extension Service” per offrire anche una consulenza diretta alle aziende e lo farà attraverso giovani laureati che saranno formati con questo obiettivo. È stato, infatti, indetto un concorso per l’assegnazione di una prima tranche di quattro borse di studio, per istituire un servizio di assistenza tecnica e trasferimento tecnologico nelle aziende agricole coinvolte.
Tra i progetti principali sotto la voce “Extension Service”: la valorizzazione delle produzioni locali di carne e di latte da bovini di Pezzata Rossa italiana; la realizzazione di filiere di prodotti locali, tipici e biologici; la promozione di un’agricoltura a basso impatto ambientale; la promozione e la commercializzazione dei prodotti.
Altre cinque borse di studio, da svolgere presso strutture universitarie, saranno destinate a supporto di ricerche inerenti alle linee prioritarie definite dal CRITA.
Il Consiglio di Amministrazione ha individuato come prioritari i seguenti filoni di ricerca: I) filiera della Pezzata Rossa Italiana; II) filiera per la produzione e commercializzazione dei prodotti biologici; III) eziologia delle fonti di inquinamento da nitrati; IV) innovazioni nelle attività di commercializzazione nella filiera agroalimentare. Nell’ambito di tali filoni sono stati già proposti per il finanziamento i primi progetti che prevedono la collaborazione tra i soci e il coinvolgimento di entità produttive territoriali. - www.critascarl.it)
CRITA Scarl, opererà dunque a livello di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico. Gli obiettivi generali sono quelli di promuovere la ricerca sulle produzioni agroalimentari, potenziare la comunicazione verso il consumatore, sviluppare le filiere agro-alimentari locali, potenziare la professionalità degli operatori e favorire la promozione dei consumi con operazioni di marketing. (info@critascarl.it)
FONTE: UFFICIO STAMPA CRITA - STUDIO NOVAJRA