A Thomas Bortolotti il riconoscimento “Jose A.D. Machuca Best Paper Award”

Premiato ad Amsterdam il team di ricerca del Laboratorio di Ingegneria gestionale

Lo studio dell’Ateneo friulano riguarda l’impatto nel settore manifatturiero delle pratiche di Lean Manufacturing sulle performance operative

Nuovo successo internazionale nel settore della ricerca per l’Università di Udine. Thomas Bortolotti, trentenne originario di Osoppo laureato in Ingegneria gestionale e dottore di ricerca all’Ateneo friulano, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento “Jose A.D. Machuca Best Paper Award” nella quarta edizione della conferenza internazionale “P&OM World Conference”, tenutasi ad Amsterdam in Olanda. Il premio viene assegnato al miglior articolo della conferenza sui temi dell’Operations e Supply Chain Management. Bortolotti è stato premiato per l’articolo “Cumulative Capabilities and Lean: A Test of the Sand Cone Model”, scritto in collaborazione con i docenti Pietro Romano dell’Università di Udine, Pamela Danese dell’Università di Padova e Barbara B. Flynn dell’Indiana University, che riguarda le interconnessioni tra pratiche di Lean Manufacturing ed il loro impatto sulle performance operative di qualità, tempo, flessibilità e costo nell’industria manifatturiera. Bortolotti opera all’interno del Laboratorio di ingegneria gestionale dell’Ateneo friulano nel gruppo di ricerca coordinato da Pietro Romano.
 
«Il Lean Manufacturing – spiega Romano, docente di Sviluppo prodotto e Gestione dei sistemi logistici - è un approccio manageriale che fornisce un insieme di metodi, strumenti e tecniche particolarmente adatti per affrontare il problema della ricerca e riduzione degli sprechi. L’adozione del Lean Manufacturing è molto complessa a livello organizzativo e dispendiosa per quanto concerne l’utilizzo di risorse umane e finanziarie. La nostra ricerca si basa sull’analisi di più di 300 siti produttivi d’eccellenza che operano in tutto il mondo e i nostri risultati permettono di guidare i manager nell’introduzione delle pratiche Lean seguendo una precisa sequenza di implementazione. In tal modo la complessità del cambiamento del sistema produttivo e le risorse impiegate diminuiscono, a fronte di un notevole miglioramento delle performance operative».
 
«La grave crisi economico-finanziaria mondiale - prosegue Romano - sta avendo ripercussioni negative in particolar modo in Italia, poiché è giunta in un periodo di stagnazione economica nazionale dovuta a problematiche di produttività legate sia agli alti costi delle materie prime che ad inefficienze e sprechi. L’attuale situazione economica internazionale rende indispensabile la ricerca di una soluzione che supporti ed irrobustisca le imprese manifatturiere aumentandone la produttività a fini competitivi attraverso una riduzione sistematica degli sprechi». Nell’ambito di questo studio, il gruppo di ricerca del Dipartimento di Ingegneria elettrica, gestionale e meccanica dell’Università di Udine e del Dipartimento di Tecnica e gestione dei sistemi industriali di Padova ha collaborato con un team internazionale che vede come capofila Barbara B. Flynn, professoressa della Kelley School of Business presso l’Indiana University – Purdue University of Indianapolis (Iupui).
 
La conferenza internazionale “P&OM World Conference”, che si svolge ogni quattro anni, è organizzata assieme dalle tre associazioni di riferimento nel campo dell’Operations Management, rispettivamente EurOma (European Operations Management Associations), Poms (Production and Operations Management Society) e Jomsa (Japanese Operations Management and Strategy Association).  Bortolotti in passato era stato premiato con il Best Paper award alla  conferenza internazionale Advances in Production Management Systems, tenutasi a Bordeaux nel 2009, con l'articolo “Lean first, then automate: an integrated model for process improvement in pure service-providing companies” scritto in collaborazione con Pietro Romano.

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