“Le nuove tecnologie per Aquileia” è il tema della giornata di lavoro che si terrà lunedì 25 giugno a partire dalle 9.30 nella sede del Museo Archeologico di Aquileia, in via Roma 1 (ex-stalla Sverzut), organizzata per il secondo anno consecutivo dall’Università di Udine e dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia. L’incontro affronterà il tema delle nuove tecnologie applicate alla valorizzazione del patrimonio archeologico in uno dei grandi bacini culturali del Friuli Venezia Giulia.
Nel corso della giornata saranno presentate tecniche che permettono di rilevare la presenza di edifici sepolti senza effettuare scavi: foto aeree, rilievi radar, misure di anomalie magnetiche. «Si tratta di tecniche che hanno sempre maggior diffusione – spiega Vito Roberto, docente di Tecnologie web all’Università di Udine e organizzatore del convegno - perché molto meno costose e invasive degli scavi veri e propri. Alcuni strumenti sono stati di recente ‘robotizzati’, cioè non prevedono la presenza dell’uomo, ma sono radiocomandati a distanza, e vi sarà una dimostrazione pratica durante la giornata».
Tra le curiosità i ricercatori comunicheranno dati e immagini archiviate al computer di un relitto di nave in corso di recupero nell’Alto Adriatico e saranno presentate spettacolari ricostruzioni grafiche tridimensionali (la cosiddetta ‘realtà virtuale’) relative alla Basilica di Aquileia e al pavimento a mosaico delle Grandi Terme, attualmente in corso di scavo. «Chi interverrà – sottolinea Roberto - avrà occasione non solo di stupirsi, ma soprattutto comprendere quanto le nuove tecnologie possano avvicinare il grande pubblico ai beni culturali, aiutare tutti a comprenderne i messaggi e valorizzare le nostre ricchezze anche dal punto di vista turistico».
Al workshop parteciperanno ricercatori e studenti delle università del Triveneto e ricercatori dell’Istituto Archeologico Austriaco di Vienna che da anni svolgono ricerche ad Aquileia e che sulla città antica e il suo bacino di influenza hanno svolto studi con nuovi strumenti di indagine. Il workshop si propone di mettere in contatto gli studiosi e le loro esperienze, raccogliere i risultati delle ricerche e proporre progetti congiunti per iniziative future.
«Le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione - conclude Roberto - offrono opportunità per una migliore valorizzazione dello straordinario patrimonio di Aquileia ai fini scientifici, didattici e turistici con costi contenuti. I rilievi di tipo geofisico o aerofotogrammetrico e i sistemi informativi geografici (Gis) permettono la prospezione del terreno in modo non invasivo; le tecnologie dei multimedia digitali consentono di redigere documentazione efficace dal punto di vista comunicativo e giungono ovunque tramite Internet; i sistemi mobili e le tecniche di posizionamento satellitare accompagnano sul campo archeologi e turisti».