I dati comunicati ieri dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca

FFO all'Università di Udine: risultati positivi a fronte del taglio di finanziamento di sistema

Taglio contenuto a -0,5% grazie alla quota premiale assegnata
a Udine, salita del +21,7% rispetto al 2010

L’Università di Udine riceverà per l’anno 2011 un Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) pari a 74 milioni 588 mila euro, a fronte dei 74 milioni 998 mila euro dello scorso anno. Lo ha reso noto ieri il Ministero dell’Università, dell’Istruzione e della Ricerca che ha comunicato le assegnazioni del Fondo di finanziamento ordinario (Ffo). A fronte di un taglio di Ffo medio di sistema pari a –2,4% (6 miliardi e 833 mila euro rispetto al 7 miliardi dello scorso anno) e che si traduce per ogni singolo ateneo in un calo che varia dallo 0 al -5% di Ffo spettante, l’Ateneo di Udine è riuscito a contenere il taglio al -0,5% (410 mila euro in meno rispetto al 2010). Questo, grazie alla quota premiale di finanziamento, assegnata in base ai risultati di ricerca, didattica e all’avvio dell’intervento perequativo, e che corrisponde a 10 milioni e 810 mila euro, in crescita di oltre 1 milione e 900 mila euro rispetto allo scorso anno (+21,7%).

«Continua il taglio delle risorse destinate all’università, all’alta formazione e alla ricerca e questo – sottolinea il rettore, Cristiana Compagno - è un fatto grave in grado di pregiudicare definitivamente le capacità di ripresa della crescita del nostro Paese. Tuttavia, la continua e crescente virtuosità dei risultati della nostra università ci ha consentito di limitare l’importo del taglio, che dal possibile 5% si attesta invece allo 0,5%».

Una soddisfazione nella generale preoccupazione: infatti, il rettore si chiede «quanto potrà continuare a reggere una comunità universitaria che ha saputo affrontate, a risorse calanti, grandi processi di cambiamento e razionalizzazione e che ha saputo collocarsi al top dei risultati nella ricerca e nella didattica, e nella gestione economico-finanziaria, ma che non può reclutare e a cui vengono continuamente tagliate risorse? Continueremo a dialogare con i diversi livelli istituzionali nella speranza che, superata la fase dell’emergenza del sistema Paese, si possa accelerare il percorso di valorizzazione della qualità».

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