Il legame università-ricerca e territorio, a livello locale e transfrontaliero, è il
leitmotiv della Notte dei ricercatori organizzata dall’Ateneo friulano tra Gorizia e Nova Gorica (
http://nottedeiricercatori.uniud.it), oltre che, naturalmente, a Udine.
Venerdì 23 settembre nel corso dell’evento promosso dalla Commissione europea contemporaneamente in tutta Europa,
piazza Vittoria, Santa Chiara, Piazza della Transalpina e Stazione Transalpina si accenderanno in un caleidoscopio di eventi, incontri, visite guidate e spettacoli per una notte in cui il grande pubblico potrà incontrare, giocare e divertirsi con la scienza, scoprendo il vero volto, quello meno conosciuto e più “umano”, dei ricercatori, toccando con mano i risultati della loro attività, in una vera e propria full immersion nella scienza. Parola d’ordine, “Let’s play scienceville!”.
Diciotto gli stand dedicati alle attività di ricerca svolte all’Università di Udine e dedicati a scienza e comunicazione, scienza e vino, scienza, tecnologia e ambiente, oltre a un ricco programma di eventi, dagli incontri e visite guidate ai luoghi della scienza in città, alle premiazioni di concorsi e caccia al tesoro, al cabaret scientifico con lo spettacolo “Prendi posto! – Energia al bivio”, con Andrea Vico e Gianpiero Perone.
E se la manifestazione entrerà nel vivo dal tardo pomeriggio e per tutta la notte, da non perdere, per le famiglie interessate, l’appuntamento mattutino, dalle 10 alle 13, con “Condividi le tue memorie”: un’occasione per portare alla luce e proteggere dall’oblio l’enorme patrimonio di film e memorie audio amatoriali realizzati in pellicola, nastri e dischi, consegnandoli e facendoli restaurare alle esperte mani che operano nei laboratori di cinema e audio del corso di laurea Dams dell’ateneo di Udine; i filmati saranno proiettati in serata al Palazzo del Cinema, e le registrazioni audio si potranno ascoltare nel Laboratorio Mirage dell’ateneo in Santa Chiara.
«La Notte dei ricercatori – ha detto il rettore di Udine, Cristiana Compagno – accenderà a Gorizia la luce della ricerca, portandola in contatto con i giovani e la società. In una città come Gorizia, che vive davvero al centro dell’Europa, questa iniziativa, frutto di una rete di legami con il territorio e con le università europee nostre sorelle, si veste di un significato profondo. Una lunga notte che terminerà con un’alba: quella della ricerca, il cui valore questa manifestazione, organizzata dall’Università di Udine e che si svolge contemporaneamente in tutta Europa, vuole mantenere vivo».
«Senz'altro la Notte dei ricercatori che, per la prima volta, si svolgerà a Gorizia – ha sottolineato il sindaco di Gorizia, Ettore Romoli -, si presenta come un "unicum" non solo in ambito regionale, ma penso addirittura europeo, grazie all'ideazione e all'organizzazione dell'Università di Udine, che ha strutturato la manifestazione a cavallo del confine, rivolgendosi a giovani sia italiani sia sloveni. Non si tratta solo di una valenza simbolica, ma di un messaggio forte sul fatto che la vera ricerca della conoscenza non può prescindere da una mente libera da confini e barriere, anche ideologiche. Un grazie particolare al rettore, Cristiana Compagno e a tutto lo staff dell'Università di Udine per aver promosso la realizzazione di questo evento anche a Gorizia».
«Il 23 settembre a Gorizia – ha spiegato la coordinatrice del progetto, Renata Kodilja - offriamo una notte di scoperte. La possibilità di fare esperienze uniche di immersione totale nelle scienze del vino, della comunicazione, della tecnologia e dell’ambiente. Portare le attività di laboratorio in piazza è una magnifica opportunità non solo per far scoprire le innovazioni della ricerca realizzata dai tanti laboratori dell’Università di Udine e di Nova Gorica che hanno un impatto sul nostro quotidiano, ma anche per entrare “nelle vite” dei ricercatori e delle loro famiglie, e poter stringere con loro rapporti di interscambio duraturo. Non dimentichiamo inoltre che la Notte Europea per la prima volta arriva a Gorizia e che per la città può essere un potente catalizzato non solo del pubblico interessato ma anche delle realtà imprenditoriali ed economiche, per un futuro di sviluppo e crescita del territorio».
Alla presentazione dell’iniziativa è intervenuto anche il pro rettore dell’Università di Nova Gorica, Mladen Franko, che ha espresso la soddisfazione «di essere parte di un progetto europeo che intende presentare il significato della ricerca; una manifestazione che offre, inoltre, alla società e ai giovani l’opportunità di cogliere e scoprire occasioni per il proprio sviluppo».
La Notte europea dei ricercatori 2011, alla sua VI edizione, è promossa dalla Commissione Europea e si svolge in diverse città d’Europa. Gli obiettivi sono: combattere gli stereotipi e far comprendere al grande pubblico il ruolo dei ricercatori; attratte i giovani verso la ricerca; presentare la vita di tutti i giorni del ricercatore; creare una rete di relazioni dirette e informali tra scienziati, giovani e comunità locale. Udine, Gorizia e Nova Gorica vi partecipano quest’anno per la prima volta, grazie al progetto transnazionale, selezionato dalla Commissione europea e accolto tra le migliori proposte per la sua innovativa dimensione transfrontaliera, “Rebound, Researchers on the boundary”, presentato e ideato dall’Università di Udine con l’Università di Nova Gorica, Friuli Innovazione – Centro di ricerca e di Trasferimento tecnologico di Udine e il Primorski Tehnološki Park.