Convegno venerdì 19 novembre a palazzo Antonini

In ricordo di Roberto Gusmani, 'maestro' e fondatore della scuola di glottologia

Studiosi da tutta Italia ripercorrono l’intensa e prestigiosa attività
scientifica e istituzionale dello studioso scomparso un anno fa

Il dipartimento di Glottologia e Filologia classica e la facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università di Udine con l’Accademia Nazionale dei Lincei e la Conferenza dei rettori delle Università della Comunità di lavoro Alpe-Adria e con il sostegno della Fondazione Crup organizzano il convegno “In ricordo di Roberto Gusmani”. L’appuntamento è per venerdì 19 novembre con inizio alle 9.30 nella sala “Gusmani” di palazzo Antonini, in via Petracco 8 a Udine. Attraverso dieci relazioni di studiosi provenienti da università ed enti di ricerca di tutta Italia, «si metteranno in luce – anticipa il rettore, Cristiana Compagno – la dimensione dell’attività scientifica e la molteplicità e profondità di interessi dello studioso, focalizzando anche l’intensa trama di contatti istituzionali da lui curati con il mondo della ricerca nazionale e internazionale, e l’impegno profuso a livello scientifico e istituzionale».

«Roberto Gusmani – ricorda Vincenzo Orioles, docente di Glottologia e linguistica – va considerato indiscutibilmente come il fondatore della scuola glottologica udinese; la sua autorevolezza e il dinamismo delle sue iniziative hanno finito col farne un punto di riferimento importante del circuito scientifico italiano e internazionale». Scomparso nell’ottobre del 2009, prossimo ormai al conferimento del titolo di “professore emerito” che la facoltà di Lingue di Udine era sul punto di deliberare, Gusmani vanta un percorso luminoso, iniziato nel 1958 e suggellato cinquant’anni dopo dal riconoscimento conferitogli dall’Accademia Nazionale dei Lincei che, nel novembre 2008, lo designava Socio della Classe delle Scienze morali, storiche e filologiche.

«Nulla potrà colmare – sottolinea Orioles - il senso di vuoto che egli ci lascia: era il punto di riferimento costante, il maestro che non risparmiava consigli e suggerimenti ai colleghi, e in particolare ai giovani studiosi; pronto alla riflessione saggia e disincantata ma capace di trasmetterci passione, slancio progettuale e la sua testimonianza vissuta di una visione humboldtiana dell’Università interpretata giorno dopo giorno e in modo esemplare come sintesi di scienza, alta formazione e credibilità etica».

Nato a Novara nel 1935, formatosi all’Università statale di Milano alla scuola di Vittore Pisani, Gusmani si laurea in Lettere nel giugno 1958. Lettore d’italiano presso l’Università di Erlangen-Norimberga dal 1958 al 1964, consegue la libera docenza in Glottologia nel 1964 e da questo momento avvia la prima fase del suo itinerario di docente all'Università di Messina presso la cui Facoltà di Lettere e Filosofia insegna dal 1964 al 1972 prima come professore incaricato, e poi, dal 1970 al 1972, come straordinario di Glottologia.

Al 1972 risale il trasferimentoche ne avrebbe segnato la storia accademica e personale: è in quell'anno infatti che Roberto Gusmani prende servizio a Udine, sede decentrata della facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università di Trieste, destinata a diventare nel 1978 Facoltà autonoma della neocostituita Università di Udine. Dal 1972 al 1994 ha direttol’Istituto di Glottologia e Filologia classica e più tardi, dal giugno 1999 al 30 settembre 2006, l’omonimo Dipartimento. Dal dicembre 1978 al gennaio 1981 è stato chiamato a svolgere le funzioni di preside della Facoltà di Lingue e letterature straniere ed è stato rettore dell’Ateneo per il triennio 1981-1983.

Grazie a Gusmani, Udine è stata a più riprese prescelta dalla Società Italiana di Glottologia come sede di manifestazioni di larga risonanza. Una felice intuizione fu quella di favorire e coordinare le azioni istituzionali che portarono all’attivazione presso l'Università di Udine del Centro internazionale sul plurilinguismo.

La giornata “In ricordo di Roberto Gusmani” si aprirà venerdì 19 novembre alle 9.30 con i saluti del rettore Cristiana Compagno, del direttore del Dipartimento di glottologia e filologia classica, Franco Maltomini, e con l’intervento di Franco Frilli, già prorettore di Gusmani rettore. Seguiranno le relazioni di: Paolo Di Giovine de “La Sapienza” di Roma su “Gusmani e la società italiana di glottologia”; Mario Negri della Iulm di Milano su “Roberto Gusmani: un anatolista tra linguistica e filologia”; Diego Poli dell’università di Macerata su “Gusmani di fronte alle svolte teoriche degli anni Sessanta”. Dopo l’intervallo delle 11.30 le relazioni riprenderanno con: Gerhard Ernst dell’università di Regensburg su “Gusmani e il mondo scientifico tedesco”; Marco Mancini dell’università della Tuscia su “Gusmani interlinguista”; Franco Crevatin dell’università di Trieste su “Gli ‘incontri linguistici’”.

Nel pomeriggio dalle 15 sono previste le relazioni di: Romano Lazzeroni dell’università di Pisa “Rileggendo Gusmani indoeuropeista”; Aldo Luigi Prosdocimi dell’università di Padova “Dalla diversità indoeuropea alla varietà delle lingue moderne”. Dopo l’intervallo delle 16.15 interverranno: Domenico Silvestri dell’università l’Orientale di Napoli su “Aristotele tra teoria e pratica della lingua. In margine agli studi aristotelici di Roberto Gusmani”; Maurizio Manzin dell’università di Trento su “Gusmani e l’Alpe-Adria”; Mirjo Salvini, dell’Istituto di Studi sulle Civiltà del Vicino Oriente – Cnr, su “Gusmani e la sua attività come presidente del Consiglio scientifico dell’Istituto per gli Studi micenei ed egeo-anatolici”. Seguiranno interventi e testimonianze che chiuderanno alle 18 il convegno.

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