Gorizia da 10 anni centro di eccellenza nel restauro del suono
Università, inaugurati i nuovi Laboratori Audio del Dams Musica
Rinnovate grazie al Consorzio universitario del Friuli le attrezzature per la ricerca e la didattica
L’incontro ha fornito l’occasione per tracciare un bilancio dei progetti realizzati dai Laboratori Audio del Dams Musica in ambito nazionale e internazionale negli ultimi anni, oltre a un’intensa attività convegnistica e concertistica. «I Laboratori – ha spiegato Orcalli - sono un centro di ricerca applicata alla conservazione, al restauro e all’edizione di documenti sonori, ideato per fornire uno strumento operativo alla comprensione storica tecnica delle basi scrittorie della musica elettronica e dei sistemi di riproduzione audio». Tra i numerosi e prestigiosi lavori effettuati figurano il recupero dell’archivio audio Fernanda Pivano per conto della Fondazione Benetton, la conservazione e il restauro dei nastri di musica elettronica del compositore Luigi Nono per Casa Ricordi, il restauro e l’archiviazione delle colonne sonore su disco della Cineteca di Bologna e della Cineteca del Friuli, la conservazione e il restauro dei nastri di musica elettronica di Gérard Grisey. «A questi si aggiungono – ha precisato Orcalli – la recente convenzione stipulata con l’azienda Fazioli Pianoforti di Sacile per la preservazione e la valorizzazione del corpus delle registrazioni delle stagioni concertistiche svolte nell’ambito della sua attività produttiva e culturale e il riversamento conservativo di dischi 78 giri contenenti registrazioni di canti ambrosiani, su commissione del Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra».
«Attraverso l’attività dei suoi laboratori di eccellenza Mirage, Tecdomus e Spazio Musica – ha sottolineato il delegato del rettore per la sede di Gorizia Mauro Pascolini – il Dams ha creato una vera e propria “scuola goriziana” del restauro audio». Dotati di attrezzature specializzate, i laboratori «offrono all’équipe interdisciplinare che vi opera con competenze musicologiche e tecnico-scientifiche diverse – ha concluso Orcalli - un ambiente operativo ideale per trasferire il sapere della critica delle fonti all’arte industriale dell’audiovisivo».