Scambio di esperienze per aggiornare l’offerta formativa dell’università di Belgrado
L’università di Udine a Gorizia compie un nuovo passo verso il processo di internazionalizzazione promosso dall’Ateneo, rafforzando i rapporti con la Serbia e, in particolare, promuovendo due iniziative nate dalla collaborazione tra il Laboratorio di ricerca economica e manageriale (Larem) del polo goriziano e l’università di Belgrado. «Fedele ai propri documenti istitutivi – spiega il direttore del Larem Luca Brusati -, che fin dalla fondazione la indirizzano alla collaborazione con i Paesi dell’Europa Centro-orientale, l’università di Udine esporterà la propria esperienza oltreconfine».
Venerdì 29 e sabato 30 maggio Luca Brusati, docente di Economia aziendale, sarà nella città serba di Kraljevo per organizzare un seminario sul tema “Management e comunicazione strategica: dalla teoria alla pratica” in collaborazione con la facoltà di Management dell’università di Belgrado. «L’iniziativa - sottolinea Brusati – è stata realizzata grazie a un progetto di cooperazione internazionale finanziato dalla Commissione Europea e intende validare dei nuovi moduli didattici che serviranno ad aggiornare l’offerta formativa della cattedra di Marketing dell’ateneo serbo».
Dal prossimo anno, inoltre, le ricerche in materia di brand management raccolte nel volume “Oltre lo shopping. I nuovi luoghi del consumo” ed effettuate da Gabriele Qualizza, ricercatore del Larem e docente di Economia e gestione della marca, diventeranno materia di studio anche per gli studenti dell’università di Belgrado. «I colleghi della facoltà di Economia – prosegue Brusati - hanno deciso infatti di effettuarne la traduzione in serbo, che sarà pubblicata in autunno per i tipi della casa editrice Hesperia e presentata al pubblico in occasione di un seminario internazionale ad hoc».
«Questi prestigiosi riconoscimenti alla professionalità dei ricercatori del Laboratorio – conclude il delegato del rettore per il Centro polifunzionale di Gorizia Mauro Pascolini – mettono in luce ancora una volta la capacità propositiva e la proiezione internazionale che caratterizzano la presenza nel polo isontino dell’Ateneo friulano».