Per la prima volta l’Università di Udine e il Politecnico di Grenoble hanno conferito contemporaneamente a uno studente italiano e a uno francese il doppio titolo, valido in Italia e in Francia, di dottore di ricerca in Ingegneria industriale e dell’informazione. Protagonisti Marco De Michielis, 28 anni di Buttrio, già laureato in Ingegneria elettronica all’Ateneo friulano, e il ventiseienne ingegnere transalpino Quentin Rafhay, che hanno seguito il corso di dottorato internazionale in Ingegneria industriale e dell’informazione organizzato congiuntamente dai due atenei. La discussione delle tesi di dottorato è avvenuta a Palazzo Florio a Udine.
Per allargare ulteriormente le competenze offerte e internazionalizzare il corso è stato attivato un accordo con il Politecnico di Grenoble che consente il conseguimento e il riconoscimento del doppio titolo di dottore di ricerca in Italia e in Francia grazie allo svolgimento di attività di formazione e DI ricerca comuni.
Il corso è cofinanziato dal ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca nell’ambito del progetto di internazionalizzazione dei dottorati e ha sede presso il dipartimento di Ingegneria elettrica, gestionale e meccanica di Udine. «Questo doppio conferimento –– ha sottolineato il coordinatore del corso di dottorato, Roberto Rinaldo – costituisce un importante risultato delle politiche a favore dell’internazionalizzazione e della ricerca perseguite dall’Ateneo e dal dipartimento».
De Michielis e Rafhay hanno svolto presso la sede partner uno dei tre anni del loro percorso formativo, inserendosi nei locali gruppi di ricerca e beneficiando delle strutture, dei laboratori e dell’esperienza dei team di ricercatori già operanti a Udine e Grenoble. Le tesi di dottorato sono state sviluppate in cotutela tra le due università. I lavori sono stati giudicati da una commissione composta da docenti degli atenei di Udine, Grenoble, Parigi Sud e dell’Imec di Lovanio (Belgio), uno dei principali centri di ricerca al mondo nel settore delle nanotecnologie.
Le tesi, nel settore della nanoelettronica, hanno riguardato alcune caratteristiche dei transistori al silicio miniaturizzati. Gli studi di De Michielis e Rafhay sono inseriti nei progetti europei Pullnano e Nanosil e hanno portato a numerose pubblicazioni scientifiche congiunte tra i gruppi di ricerca di Udine e Grenoble.