Oggi in Ateneo la visita della delegazione di giovani aquilani

Università di Udine, modello e stimolo per la rinascita dell'Abruzzo

Alle azioni concrete già avviate, l’ateneo friulano porterà
in Abruzzo anche la testimonianza della propria storia

L’ateneo di Udine, unica università italiana nata per volontà popolare dalla tragedia del terremoto, come esempio e stimolo capace di sollecitare la forza di rinascita nella popolazione abruzzese. Così la delegazione di giovani professionisti aquilani dell’associazione IdeAq, in visita oggi presso l’ateneo nell’ambito degli incontri organizzati dalla Cna per far conoscere i protagonisti della ricostruzione “modello Friuli”, ha descritto il ruolo che l’università friulana può avere, come ulteriore contributo alla rinascita dell’Abruzzo. «Questo ateneo – ha detto il rettore Cristiana Compagno – sente piena vicinanza e disponibilità nei confronti della vostra terra, e mette a disposizione tutte le proprie competenze ed esperienze». All’incontro erano presenti anche alcuni degli studenti abruzzesi iscritti all’università di Udine, che hanno colto l’occasione per aprire un dibattito con i loro corregionali sul futuro della propria terra.

«Prendiamo esempio – ha detto Massimo Ianni di IdeAq – dalla lezione del Friuli. Vogliamo far nostro il motto su cui la vostra ricostruzione si è basata, “prima le fabbriche, poi le case e come era e dove era”». «Siamo ben disponibili – ha detto Compagno – a recarci in Abruzzo per portare la nostra esperienza di Ateneo, voluto e sentito dalla gente friulana colpita dal sisma nel 1976 come prima, grande fabbrica della conoscenza, necessaria per formare la classe dirigente che si sarebbe assunta la responsabilità di rinascita e crescita di questo territorio». Alle azioni concrete messe in atto nei confronti delle zone terremotate e dell’università dell’Aquila, l’ateneo di Udine aggiunge, dunque, anche il suo ruolo di testimonianza ed esempio di speranza.

L’università di Udine, infatti, ha già deciso di devolvere all’università dell’Aquila una quota di 20 mila euro dei fondi del 5 per mille del 2007 destinati all’ateneo di Udine e di esonerare dal pagamento della seconda rata delle tasse universitarie gli studenti abruzzesi iscritti a Udine. Tra le iniziative messe in atto dall’ateneo friulano in Abruzzo, l’elaborazione del progetto sui modelli di gestione e pianificazione della ricostruzione, e l’avvio di attività per il recupero di materiali storici e documentali persi o danneggiati dalle calamità naturali, a cura del gruppo specializzato di Archivistica. Infine anche Start Cup 2009 sarà focalizzata sui progetti applicabili alle aree terremotate. Continuano inoltre ad essere operativi in Abruzzo i due gruppi di ingegneri e tecnici dell’Ateneo del dipartimento di Ingegneria civile e architettura, nell’ambito del consorzio interuniversitario ReLuis (Rete di laboratori universitari in ingegneria sismica), e della alla missione scientifica “Assess-Abruzzo”, organizzata dal dipartimento di Georisorse e territorio in sinergia con la Protezione civile regionale.

All’incontro con le delegazione di IdeAq sono intervenuti anche Alberto Pertoldi della Cna, il direttore amministrativo dell’ateneo, Daniele Livon, e i due coordinatori delle missioni di ingegneri e tecnici dell’ateneo in Abruzzo, Gaetano Russo del dipartimento di Ingegneria civile e architettura, e Stefano Grimaz del dipartimento di Georisorse e territorio.

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