Sono due le squadre di esperti dell’università di Udine pronte per l’intervento in Abruzzo. In particolare, sette professori e ingegneri strutturisti del dipartimento di Ingegneria civile e architettura (Dica) dell’ateneo sono allertati per unirsi agli ingegneri provenienti da più di 40 atenei italiani del consorzio interuniversitario ReLUIS (Rete dei laboratori universitari in ingegneria sismica), già al lavoro nelle zone colpite dal terremoto. Il dipartimento di Georisorse e territorio (Dige) dell’ateneo ha invece messo a disposizione il team di dieci docenti e tecnici del progetto “Assess” di valutazione del rischio sismico, finanziato dalla Direzione regionale della Protezione civile e coordinato dall’università di Udine.
«L’intervento – spiega Stefano Grimaz, coordinatore della missione di Assess - potrà presumibilmente avviarsi già nella fase immediatamente successiva all’emergenza acuta, una volta concluse le fasi di recupero delle vittime e di sistemazione delle popolazioni nelle tendopoli». «Per questo - aggiunge il rettore, Cristiana Compagno - siamo in contatto diretto con la Direzione della Protezione civile regionale già operativa in Abruzzo, da cui riceviamo gli aggiornamenti relativi alla messa in opera della task-force dell’ateneo». «Si tratta infatti – precisa Grimaz – di interventi che, per ovvi motivi, devono essere coordinati con grande precisione nei tempi e nei modi all’interno di operazioni ampie e complesse, pena la mancata efficacia delle operazioni messe in campo sui diversi fronti».
Il Consorzio ReLUIS, chiamato presso l’Unità di crisi del Dipartimento della Protezione civile nazionale, «ha richiesto ai responsabili di unità di ricerca ReLUIS – spiega Gaetano Russo, responsabile per tre anni, con Stefano Sorace, di un progetto in ambito ReLUIS - l’apporto di persone con le necessarie competenze per le verifiche di agibilità degli edifici, disponibili a recarsi in Abruzzo». Il team del progetto “Assess”, la cui peculiarità è dare risposte operative attraverso un approccio interdisciplinare al rischio sismico per valutare la sicurezza, strutturale e non strutturale, e le criticità geo-morfologiche del sito al fine di definire le strategie di intervento, è già preparato ad operare in modo organico ed integrato con il sistema di Protezione Civile. Il team mette a disposizione il suo know-how per fornire supporto esperto alle attività di valutazione della sicurezza sismica nelle aree danneggiate.
Nell’ambito di ReLUIS al momento, hanno dato la loro adesione Stefano Sorace, Alessandra Gubana, Paolo Angeli, Elena Frattolin, Denis Mitri, Fabio Fadi e Andrea Cortesia. I primi quattro hanno già partecipato alle indagini strutturali sugli edifici colpiti dal terremoto dell’Umbria-Marche nel 1997. «L’ultima comunicazione di ReLUIS da L’Aquila – dice Russo – è che le attività di verifica che coinvolgeranno il gruppo del Dica non cominceranno prima di martedì prossimo». La squadra Assess è costituita da Stefano Grimaz, che nel 1997 ha coordinato le operazioni di rilevamento dell’agibilità nel post-terremoto dell’Umbria-Marche presso il Com di Frabriano, Alberto Moretti, Petra Malisan, Fausto Barazza, affiancati da Antonino Morassi, Eliana Poli e Adriano Zanferrari. Partecipano e danno supporto alla missione anche gli altri componenti delle unità di ricerca del progetto “Assess”, tra cui Fabio Crosilla, Alberto Beinat e Domenico Visentini sempre del Dige dell’università di Udine, Natalino Gattesco e Franco Cucchi, dell’ateneo giuliano, Dario Slejko e Alessandro Rebez dell’OGS di Trieste. Al team potranno aggiungersi, a seconda delle necessità, altri esperti dell’ateneo friulano.