Risultato ottenuto nell’ambito del progetto europeo Pullnano

Semiconduttori: nuovi sviluppi grazie alla nanoelettronica dell'Ateneo di Udine

Ricercatori friulani nel team che ha realizzato la nuova
piattaforma tecnologica europea per circuiti elettronici
miniaturizzati a basso consumo

Il Gruppo di nanoelettronica dell’Università di Udine ha partecipato, nell’ambito del progetto europeo Pullnano, alla realizzazione della nuova piattaforma tecnologica europea per la fabbricazione di circuiti elettronici estremamente miniaturizzati e a basso consumo energetico per telefoni cellulari, computer palmari, lettori Mp3 e altri dispositivi elettronici portatili. Con la piattaforma è già stato realizzato un circuito (chip) di memoria Ram statica a semiconduttore che contiene transistori della dimensione di 32 nanometri, cioè circa 1000 volte più sottili di un capello. L’apporto dei ricercatori dell’Ateneo udinese è consistito nel mettere a punto un nuovo sistema di simulazione del comportamento dei transistori in grado di determinare le loro caratteristiche prima di affrontare la costosa fase di fabbricazione. «In questo modo – sottolinea il coordinatore del Gruppo, Luca Selmi, professore di Elettronica alla facoltà di Ingegneria – sarà possibile orientare la fabbricazione verso quelle soluzioni che prevedibilmente forniranno le migliori prestazioni finali». Il software realizzato dal team udinese può anche essere impiegato per comprendere le ragioni di possibili anomalie di funzionamento.
 
«Le performance dei nuovi transistori realizzati nel progetto – spiega Selmi – sono significativamente migliori di quelle dei dispositivi attualmente in uso perché la parte elettricamente attiva del chip siede su un substrato di materiale isolante anziché semiconduttore». Questa nuova tecnologia allungherà la durata delle batterie di alimentazione ed essendo più robusta sarà più facilmente industrializzabile.
 
I primi risultati del progetto dovrebbero essere commercializzabili dopo il 2011. Obiettivo generale di Pullnano è infatti quello di mantenere competitiva l’industria europea dei semiconduttori, specie nel mercato dell’elettronica portatile. Al progetto Pullnano hanno partecipato 38 soggetti, fra i quali, oltre all’Ateneo friulano, università, centri di ricerca e imprese, coordinati dall’azienda franco-italiana STMicroelectronics, principale produttore di semiconduttori del continente. L’iniziativa è stata finanziata dall’Unione europea con 24 milioni di euro ed è durata due anni e mezzo.
 
Il Gruppo di nanoelettronica dell’Università di Udine fa parte della rete di europea di eccellenza nel campo delle nanotecnologie (Nanosil) e del consorzio nazionale per la nanoelettronica (Iunet). Partecipa a progetti europei e nazionali. Svolge attività di ricerca, soprattutto, nel campo delle nanotecnologie elettroniche, della caratterizzazione di dispositivi elettronici su wafer e in package, nella modellistica e simulazione di dispositivi elettronici e nella progettazione di circuiti integrati per telecomunicazioni. È composto da una ventina fra docenti, ricercatori, dottorandi e laureandi del dipartimento di Ingegneria elettrica, gestionale e meccanica e della facoltà di Ingegneria.

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