Presentazione con Favaretti, Compagno, Renzulli e Kosic

Azienda Ospedaliero-Universitaria "S. Maria della Misericordia": pronto l'atto aziendale

Dopo la fusione, si parte

L’Atto aziendale è pronto: traccia il percorso verso un nuovo modello organizzativo dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “S. Maria della Misericordia” di Udine, nata dalla fusione tra l’Azienda Ospedaliera “S. Maria della Misericordia” ed il Policlinico Universitario a Gestione Diretta di Udine.
 
«Dopo il Protocollo di Intesa tra Regione ed Università – dichiara il direttore generale Carlo Favaretti - l’Atto aziendale è il provvedimento più importante per favorire la trasformazione organizzativa della nuova Azienda Ospedaliero-Universitaria, basata sullo svolgimento unitario e coordinato delle funzioni di assistenza, didattica e ricerca. E’ lo strumento che detta le regole generali di funzionamento dell’Azienda e ne definisce l’architettura complessiva. Abbiamo lavorato nella prospettiva di fornire ai pazienti della Regione, che devono essere sempre al centro del nostro interesse, servizi efficaci, efficienti, innovativi e moderni. Definita la struttura dei servizi, dovremo ora lavorare, con il contributo di tutti, sul miglioramento dei sistemi organizzativi dentro i dipartimenti integrati, tra i diversi dipartimenti, tra i diversi ospedali della Regione ed i servizi territoriali. Un’altra sfida che l’Azienda Ospedaliero-Universitaria dovrà affrontare e vincere è quella di formare una nuova cultura che le consenta di giocare un ruolo positivo nello sviluppo dell’intera comunità regionale, rendendo i cittadini effettivamente artefici delle decisioni che riguardano la loro salute».
 
Il rettore Cristiana Compagno afferma: «Assistiamo a un momento storico per la nostra Regione. Si conclude un processo che ha visto protagonisti l’Università di Udine con la Regione e l’Ospedale cittadino e che si è concretizzato nella costituzione della più grande Azienda sanitaria del Friuli Venezia Giulia. Le specializzazioni nel campo della ricerca e dell’assistenza dell’ex Policlinico Universitario e dell’ex Azienda Ospedaliera S. Maria della Misericordia, unite, costituiscono un esempio eccellente in campo sanitario di cui oggi la nostra Regione può disporre. L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine può divenire un gioiello, sotto il profilo dell’assistenza, della ricerca e della formazione, ed essere un modello e un punto di riferimento nel panorama regionale e nazionale. Si tratta di una grande opportunità al servizio del territorio e della popolazione. Ed è anche un’opportunità per i nostri studenti della facoltà di Medicina: questi futuri medici, che studiano presso una facoltà valutata la prima in Italia, da oggi potranno disporre di ancor più ampie e qualificate risorse attraverso cui formarsi e specializzarsi».
 
Il presidente dell’Organo di Indirizzo, onorevole Gabriele Renzulli, sostiene che «si tratta di un atto importante e basilare dell’irreversibile processo di integrazione tra servizio sanitario regionale e facoltà di Medicina dell’Università di Udine: un processo che dovrà essere costruito nel tempo con coerenza e determinazione. Dobbiamo ora ragionare sull’attività didattica e di ricerca per completare il quadro di integrazione. E’, in effetti, una vera e propria riforma che vede Udine come battistrada rispetto ad un traguardo di carattere regionale, nazionale e internazionale».
 
La presentazione dell’Atto aziendale rappresenta per l’assessore regionale alla Salute e Protezione sociale, Vladimir Kosic, un «risultato di grande valenza per l’intero Friuli Venezia Giulia. L’Università di Udine dimostra la sua capacità di investire, attraverso la facoltà di Medicina, in una didattica di qualità, cui si affianca l’attività di ricerca, della quale vi è assoluto bisogno. In questo contesto l’integrazione, intesa come stretta e convinta collaborazione, con la componente ospedaliera, offre motivazioni reciproche a entrambe le ‘anime’della Azienda Ospedaliera-Universitaria, stimolando al miglioramento dei risultati che ciascuno si propone di raggiungere, per il bene del ‘Sistema Salute’ della Regione nel suo complesso, e quindi nell’interesse dei cittadini tutti».
Come ricordato nella sua apertura, “l'atto aziendale è l'atto di diritto privato necessario per l'esercizio delle attività dell’AOU e trova fondamento nel Protocollo di Intesa siglato il 9 gennaio 2006 dall’Università degli Studi di Udine e dalla Regione Friuli-Venezia Giulia”.
 

Lo scorso 10 ottobre il rettore Cristiana Compagno ha espresso l’intesa dell’Università sull’Atto aziendale. Il processo dialettico che ha portato al nuovo impianto strutturale è stato lungo e, in alcune fasi, potremmo addirittura dire sofferto sia all’interno della componente ospedaliera che all’interno della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Udine. Oltre ai diretti interessati, hanno dato il loro contributo sostanziale l’ Organo di Indirizzo, il Collegio Sindacale, il Collegio di Direzione, il Consiglio dei Sanitari, il Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia, le Organizzazioni Sindacali.

Fonte: Azienda Ospedaliero-Universitaria

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