Incontro ieri a palazzo Florio tra Studenti, Rettore e Associazioni

Università di Udine: al via la collaborazione con Ado e Afds

Con il Consiglio degli studenti saranno organizzati
incontri informativi nelle Facoltà dell’Ateneo

Un nuovo percorso vede uniti università di Udine, Associazione donatori di organi (Ado) e Associazione donatori di sangue (Afds) del Friuli Venezia Giulia. Obiettivo, «diffondere – spiega il rettore, Cristiana Compagno – la cultura del dono, attraverso eventi e momenti di riflessione e aggregazione organizzati con il coinvolgimento diretto dell’Ateneo e dei suoi studenti». L’iniziativa ha preso il via con l’incontro tra il Rettore e il Consiglio degli studenti con i presidenti regionali di Ado e Afds, Gloria Aita e Renzo Peressoni, e il direttore del Centro regionale trapianti, Francesco Giordano.
 
In particolare, i rappresentanti degli studenti hanno accolto con interesse e impegno l’invito dei presidenti di Ado e Afds di «realizzare – come ha proposto Aita - incontri di informazione nelle varie facoltà con personale esperto» al fine di «educare i giovani e la gente – ha aggiunto Peressoni – al “dono della solidarietà”». Da parte sua il rettore ha dato la disponibilità dell’Ateneo a farsi partner del «grande evento – ha annunciato Aita – che sarà realizzato a maggio in occasione della settimana della donazione». Il presidente del Consiglio degli studenti, Giovanni Benedetti, ha invece invitato le due Associazioni «ad essere presenti – ha detto - nella notte bianca degli studenti, in via di organizzazione».
 
L’importanza della diffusione di un’informazione corretta attorno al tema del dono è stata sottolineata dalla presidente dell’Ado, «anche – ha rimarcato - dal punto di vista della prevenzione. Vogliamo invitare i giovani a conoscere bene l’argomento, a partire da una corretta educazione alla salute, informandoli sui rischi dell’uso dell’alcol e delle droghe, sulle malattie correlate e sulle principali cause degli incidenti». «Donazione e trapianto – ha aggiunto Giordano – sono argomenti complessi che coinvolgono l’intera società; dunque, una corretta informazione è fondamentale».
 

Nel colloquio, è stata evidenziata l’importanza della possibile costituzione, avanzata da alcuni rappresentanti degli studenti, di sezioni di donatori di sangue all’interno dell’Ateneo. «Significherebbe – ha detto Peressoni – poter contare su una rete di donatori giovani, in particolare nei momenti di bisogno». Il rettore Compagno ha suggerito inoltre la possibilità di istituzione, oltre alle borse di studio sul tema del dono già realizzate dall’Afds per gli studenti di Medicina, di borse o premi di laurea congiunti in varie aree disciplinari, ad esempio «su possibili forme di innovazione – ha detto – nel management delle organizzazioni complesse basate sul volontariato».

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