Convegno mercoledì 29 ottobre in sala Tomadini a Udine

Fonti rinnovabili e agroenergie: economia, ambiente e sviluppo rurale

Biomasse e distretti agroenergetici: orientamenti comunitari,
legislazione nazionale e stime economiche delle produzioni

Fare il punto sulle agroenergie: dagli orientamenti comunitari alle disposizioni legislative nazionali più recenti, alle stime economiche delle produzioni di energia di alcune filiere mature come biogas, cogenerazione con oli vegetali e gassificazione dei combustibili lignocellulosici. Sono questi i fili conduttori del convegno “Agroenergie. Economia, ambiente e sviluppo rurale” che si terrà mercoledì 29 ottobre, dalle 15, nella sala Tomadini della facoltà di Economia, in via Tomadini 30/a a Udine. L’incontro è organizzato dal dipartimento di Scienze economiche dell’Università di Udine e dal Centro di ecologia teorica e applicata (Ceta) di Gorizia. Il convegno metterà a confronto le esperienze di ricerca con il punto di vista di chi opera per professione nel campo delle agroenergie.
 
Dopo la relazione introduttiva di Francesco Marangon, docente di Economia dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, il direttore del Ceta Roberto Jodice parlerà delle tecnologie agroenergetiche e dello sviluppo rurale, mentre Vito Pignatelli e Nicola Colonna dell’Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente (Enea) illustreranno realtà e prospettive dei distretti agroenergetici. A seguire Stefano Masini, responsabile nazionale dell’Area ambiente e territorio della Coldiretti parlerà di filiere corte e distretti agroenergetici, mentre Emilio Gottardo, della direzione centrale delle Risorse agricole della Regione Friuli Venezia Giulia, illustrerà il ruolo delle agroenergie nel Piano di sviluppo regionale 2007-2013.
 
Porteranno i saluti iniziali il rettore Cristiana Compagno, il preside della facoltà di Economia Gian Nereo Mazzocco, il direttore del dipartimento di Scienze economiche Andrea Moretti. Presiederà i lavori Mario Prestamburgo dell’Università di Trieste.
 
Nel corso del convegno verranno illustrati i risultati della ricerca nazionale “Fonti energetiche rinnovabili, ambiente e paesaggio rurale: problematiche economiche ed estimative” alla quale hanno partecipato gli atenei di Padova, Reggio Calabria, Udine, Iuav Venezia e l’Area Science Park di Trieste. Lo studio è stato finanziato dal ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca. Verrà inoltre presentato il volume curato da Roberto Jodice e Francesco Marangon “Tecnologie agroenergetiche e sviluppo rurale”, edito dalla Forum, che sarà distribuito ai partecipanti all’incontro.
 

L’interesse verso l’impiego delle fonti rinnovabili di energia è ritornato d’attualità con l’aumento dei prezzi dei combustibili fossili e le difficoltà legate al loro approvvigionamento. In questo contesto il settore delle agroenergie, cioè l’energia ricavabile da processi agricoli come la produzione di biocarburante (biodiesel, bioetanolo), ma anche dalle biomasse (per esempio il legno), appare tra i più promettenti. «Le biomasse ottenute da colture dedicate e da residui organici – spiega Marangon – potrebbero contribuire all’inversione della tendenza attuale all’aumento dell’impiego di combustibili fossili poiché sono disponibili in discreta quantità e sono diffuse sul territorio. Occorre però valutare con accuratezza gli aspetti ambientali della coltivazione, il bilancio energetico delle filiere produttive, il rendiconto economico delle produzioni».

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