Iscrizioni consigliate entro il 22 settembre a palazzo Alvarez

Tutelare il patrimonio audiovisivo, a Gorizia corso unico in Italia

Il Dams prepara gli specialisti del restauro di film
Importanti collaborazioni a livello internazionale

Un immenso capitale da conservare, studiare, rendere accessibile a tutti. È il patrimonio audiovisivo del Novecento (cinematografico, televisivo, professionale, amatoriale, di fiction, documentario), al quale istituzioni regionali, nazionali e internazionali da tempo dedicano notevoli risorse. Nel settore della preservazione e programmazione del patrimonio audiovisivo Gorizia offre un’opportunità unica a livello nazionale, grazie al Dams dell’Università di Udine che, «attraverso corsi triennali e specialistici realizzati anche in collaborazione con prestigiose università straniere come Paris III – sottolinea il presidente del consiglio di corso di laurea Dams Leonardo Quaresima -, copre la formazione in questo campo come nessun altro corso in Italia e con pochissime eccezioni in Europa».

Le immatricolazioni sono aperte fino al 5 novembre, tuttavia per la laurea triennale è consigliato iscriversi entro lunedì 22 settembre, prima dell’inizio delle lezioni. L’offerta formativa degli indirizzi cinema e musica spazia dalla conservazione al restauro, dalla teoria alla pratica laboratoriale intensiva. Nucleo dei corsi sono i laboratori professionali: Mirage, dedicato al restauro dei documenti sonori, Crea (Centro ricerche ed elaborazioni audiovisive) e La Camera Ottica, specializzato nel restauro di film e audiovisivi. Ques’ultimo, in particolare, ha raggiunto risultati di eccellenza nel campo della ricerca scientifica e nella preservazione effettiva di materiali rari e importanti. «Nel piatto delle collaborazioni internazionali - spiega Simone Venturini, responsabile dei progetti di restauro de La Camera Ottica - il Dams e il Laboratorio possono contare archivi del film e centri di ricerca europei, oltre a numerosi progetti di preservazione e restauro». Tra questi ricordo il restauro dei film di Edgar Reitz e la collaborazione con la prestigiosa Haus der Kunst di Monaco di Baviera, il restauro dei film di Pierre Clementi, celebre icona attoriale e regista sperimentale francese, il recupero della videoarte anni ’70 e, più recentemente, il recupero di un film perduto di David Wark Griffith per le Giornate del cinema muto di Pordenone».

I film recuperati dal Dams approdano poi in numerosi festival specializzati, come quelli di Torino, Lucca, Pordenone, Bologna, ma anche in Francia, Germania e Slovenia. «Il corso – conclude Venturini - è diventato per gli studenti un polo nazionale di attrazione, anche grazie all’alto tasso occupazionale dei laureati. Soltanto a Bologna, tra Cineteca e Laboratorio, negli ultimi 24 mesi sono stati assunti o sono stati stipulati contratti per dieci dei nostri studenti. La scelta di una specializzazione in un ambito in continua crescita, i progetti, le collaborazioni internazionali e i protocolli e i metodi adottati stanno dando risultati al di sopra di ogni aspettativa».

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