Restaurato dall’Università un motocompressore del 1950

Archeologia industriale: a Pordenone un pezzo storico del Lloyd triestino

Macchinario didattico in esposizione nel lotto B con la collaborazione del Consorzio Universitario

Proviene dall’impianto di condizionamento e riscaldamento del Palazzo del Lloyd Triestino di Piazza Unità a Trieste il motocompressore d’epoca che da qualche giorno è visibile sotto il porticato esterno dell’edificio B del polo universitario di Pordenone. Il macchinario da esposizione, risalente all’anno 1950, è stato restaurato dall’Università di Udine e collocato negli spazi gentilmente messi a disposizione dal Consorzio Universitario di Pordenone.

Come spiega il promotore dell’iniziativa Piero Pinamonti, direttore del Dipartimento di Energetica e macchine dell’ateneo di Udine e docente di Sistemi per l’energia e l’ambiente nei corsi di Ingegneria della sede pordenonese, «si tratta di un motocompressore da 300 KW, composto da un motore elettrico, da un moltiplicatore di giri meccanico a ingranaggi e da un compressore centrifugo a due stadi. Il macchinario è stato restaurato e assemblato su bancale unico, aprendolo e sezionandolo in alcune parti, ottenendo così un oggetto di eccezionale valenza didattica che consente di osservare sia le particolarità meccaniche e costruttive, sia le soluzioni funzionali adottate. L’interesse del manufatto è quindi notevole e ricopre diversi campi dell’ingegneria in genere e in particolare dell’ingegneria industriale». Il restauro è stato curato dalla ditta SEA di Remanzacco, che ha già collaborato con l’Università di Udine in altre analoghe iniziative.

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