Il Centro Polifunzionale di Gorizia svolgerà una ricerca sui contenuti in rete dei parlamenti del mondo
Consulenza dell’Università di Udine per il sito web istituzionale del Senato
Coordinamento del docente di comunicazione pubblica ed esperto Francesco Pira
Il Senato della Repubblica ha affidato al Centro Polifunzionale di Gorizia dell’Università di Udine una ricerca per valutare come ampliare la sezione in lingua del sito web del ramo del Parlamento Italiano. Il coordinatore scientifico sarà Francesco Pira, docente di Comunicazione pubblica e sociale e ricercatore in Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso il corso di laurea in Relazioni Pubbliche della facoltà di Lingue. L’ateneo friulano dovrà fare una ricognizione degli analoghi servizi offerti dai principali parlamenti del mondo. Nei giorni scorsi dai vertici del Senato è stata comunicata la notizia al direttore del Centro Polifunzionale di Gorizia, Mauro Pascolini. Francesco Pira inizierà a lavorare al progetto fin dai prossimi giorni dopo una prima riunione che si terrà proprio a Palazzo Madama.
«Si tratta di un incarico importante ed unico nel suo genere - ha commentato Mauro Pascolini - e che sicuramente ci responsabilizza. Il Centro Polifunzionale di Gorizia nei prossimi mesi anche con l’apertura del Dipartimento al quale afferiranno i docenti di Comunicazione e di Relazioni pubbliche sarà sempre presente in ricerche legate al mondo della comunicazione istituzionale, d’impresa e sociale». La sede goriziana dell’Università di Udine si appresta inoltre ad inaugurare la Web Radio d’Ateneo, mentre da anni pubblica il periodico “Il Gomitolo”.
«Questo incarico di consulenza - ha commentato Francesco Pira - è la testimonianza che la comunicazione su internet rappresenta il futuro nel rapporto tra le istituzioni e i cittadini. Il Senato ha un sito di grande qualità più volte premiato a livello nazionale. Ma significa anche che il lavoro di ricerca da noi prodotto attualmente con il monitoraggio dei siti internet istituzionali ha un valore riconosciuto anche dalle istituzioni più rappresentative dello Stato. La nostra ricerca avrà una forte proiezione internazionale e una dimensione innovativi, rispetto anche gli studi già condotti a livello nazionale».