Approvazione della legge di stabilità: dichiarazione congiunta dei vertici del sistema universitario regionale
«La manovra di drastico taglio minerà seriamente sostenibilità
e attrattività della rete universitaria del Friuli Venezia Giulia»
I rettori delle Università di Udine e Trieste, Cristiana Compagno e Francesco Peroni, con il direttore della Scuola internazionale di studi avanzati (Sissa) di Trieste, Guido Martinelli, dichiarano congiuntamente di aver «appreso con stupore e amarezza la notizia dell'approvazione della legge di stabilità, avvenuta senza alcun correttivo ai preannunciati tagli all'università. Nelle scorse settimane, non si era mancato di avvertire - con ripetuti interventi della Crui, del Cun e del Cnsu - come il fondo di finanziamento ordinario, ridimensionato di 300 milioni rispetto all'esercizio precedente, avrebbe esposto numerosi Atenei al rischio di non chiudere i propri bilanci, comportando, in tutti i casi, gravi pregiudizi alla ricerca scientifica, alla qualità dell'offerta formativa e all'integrità dei servizi essenziali per gli studenti».
Compagno, Peroni e Martinelli sottolineano come «per il sistema universitario regionale, già gravato da un taglio del finanziamento regionale 2013 del 50%, si tratterà ora di fronteggiare minori entrate ministeriali per circa il 6%: per i tre Atenei regionali, una cifra complessiva che potrebbe sfiorare gli 11 milioni di euro».
«Sfugge – concludono i rettori e il direttore - come una manovra di tal genere possa corrispondere agli obiettivi di riqualificazione della spesa pubblica e di rilancio della competitività del Paese, ripetutamente iscritti nell'agenda del Governo. A pochi giorni dalla conclusione della legislatura, non possiamo non constatare, con profonda delusione, una preoccupante convergenza tra le scelte del Parlamento e l'azione del Governo: una linea di continuità, inaugurata dalla legge Tremonti del 2008 e culminata in quest'ultima manovra di drastico taglio, che minerà seriamente la sostenibilità e l'attrattività della rete universitaria del Friuli Venezia Giulia».