Mancano ancora pochi giorni alla scadenza del termine per presentare domanda alla prova di ammissione al corso di laurea in Infermieristica, attivato dall’università di Udine a Pordenone nella sede del Villaggio del Fanciullo in via della Comina. Sono 30 i posti a disposizione per chi vuole intraprendere il percorso che ha l’obiettivo di formare personale responsabile dell’assistenza infermieristica in grado di valutare e gestire, in autonomia, i bisogni delle persone e della collettività e, in collaborazione con altri operatori, i problemi di salute che necessitano di un apporto multiprofessionale. Si tratta di un corso qualificato che offre ampi sbocchi professionali nel territorio pordenonese, consentendo di entrare rapidamente nel mondo del lavoro. La domanda di partecipazione all’esame di ammissione deve essere presentata con
procedura esclusivamente on line entro il termine improrogabile delle
ore 12 di giovedì 30 agosto, connettendosi alla voce “Immatricolazioni on line” del sito
www.uniud.it. L’esame consiste in una prova scritta con 80 domande a risposta multipla su argomenti di logica e cultura generale, biologia, chimica, fisica e matematica e avrà luogo
lunedì 10 settembre con inizio alle ore 11 nel polo universitario dei Rizzi in via delle Scienze 208 a Udine.
Come spiega il presidente del corso di laurea in Infermieristica Alfonso Colombatti «in settembre per gli studenti iscritti al primo anno verranno organizzati tre precorsi nelle discipline biologico-scientifiche, finalizzati a far raggiungere un livello equivalente nella preparazione di base delle future matricole. Si tratta di un’occasione importante per avvicinarsi al mondo universitario e per conoscere i docenti prima dell’inizio dei corsi veri e propri, in un clima di contatto che ha lo scopo di mettere gli studenti più a loro agio nell’ambiente universitario». Per ulteriori informazioni si può contattare la segreteria studenti del Centro Polifunzionale di Pordenone da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12, tel. 0434-239430.
«L’infermiere laureato – conclude Colombatti - esercita l’attività alle dipendenze di aziende sanitarie, ospedaliere, residenze sanitarie, istituti di ricovero, altre strutture pubbliche e private o in regime libero professionale come singolo o associato e può trovare praticamente immediata occupazione nelle aziende sanitarie e ospedaliere del nostro territorio».