18 giugno 2007
Disponibili i dati dell’Agenzia delle entrate
5 per mille: boom di donazioni all'Università di udine
In 3.787 hanno espresso la loro preferenza per l’ateneo
Sono stati ben 3.787 i donatori che con la dichiarazione dei redditi 2006 hanno deciso di devolvere la loro quota del 5 per mille all’università di Udine. Un numero che pone l’ateneo friulano sopra la media italiana e lo piazza al 16° posto della classifica dei 73 atenei italiani che hanno ricevuto le donazioni e al 2° posto nel Nordest, dopo Padova, mentre è al 12° posto in Italia se si considera il rapporto fra donazioni e iscritti all’università e al 4° posto fra le università italiane che hanno più di 10mila studenti. I dati sono stati resi noti dall’Agenzia delle entrate che ha pubblicato sul suo sito internet gli elenchi dei soggetti beneficiari del 5 per mille con le preferenze espresse per ciascun nominativo. Le donazioni complessive alle università sono state 194.574, in media circa 2.665 per università, con un massimo di 15.024 per “La Sapienza” di Roma.
Molto soddisfatto il rettore Furio Honsell: “E’ una testimonianza e una conferma molto gradita di quanto l’ateneo udinese sia vicino al cuore dei friulani – dichiara - ed è uno sprone a continuare ad operare al suo servizio. Penso che la forte azione di raccordo sul territorio che abbiamo promosso negli ultimi anni abbia ulteriormente avvicinato questa istituzione al modello di università voluta dai friulani”. Per ora l’Agenzia delle entrate ha reso disponibili soltanto il numero delle donazioni. Ci vorrà qualche tempo per conoscere l’esatto importo. La stima, comunque, prevede di ricavare circa 20 euro a donazione. L’università di Udine, quindi, dovrebbe ottenere circa 70mila euro. L’ateneo aveva già deciso che tutti gli eventuali contributi sarebbero stati destinati integralmente ed esclusivamente a favore dei servizi per gli studenti e, in particolare, per potenziare ulteriormente le infrastrutture di laboratorio e i servizi bibliotecari. “Nonostante non sia una fonte strategica di finanziamento – dichiara il direttore amministrativo Daniele Livon – questa entrata ha un forte un significato “simbolico” per la nostra Università e ci consentirà di migliorare la qualità dei servizi richiesti dagli studenti, come ad esempio ampliare ulteriormente gli orari di apertura delle biblioteche e dei servizi di segreteria della didattica”.