La descrizione della realtà della comunità friulana e della sua lingua, la definizione del quadro teorico e normativo di riferimento per la sua tutela e la riflessione su risultati, problemi, opportunità e prospettive di sviluppo di circa un ventennio di iniziative realizzate, o quanto meno avviate, da istituzioni pubbliche e private in questo campo. Sono questi i temi sviluppati dal volume di Marco Stolfo e Claudio Cressati
“Cercare il Friuli e trovare l'Europa. La minoranza linguistica friulana e la sua tutela: rivendicazioni, normative, politiche e problemi”, pubblicato da
Forum Editrice (2016). Il libro sarà presentato a Udine
venerdì 31 marzo alle 17 a palazzo Florio (sala Florio), sede del rettorato dell'Ateneo friulano. La pubblicazione, come suggerisce il titolo, evidenzia la particolare relazione tra Friuli ed Europa e in questo ambito riconosce come, per la comunità friulana, la dimensione europea costituisce un punto di riferimento sia per le sue istanze di riconoscimento e tutela che per l’elaborazione di soluzioni adeguate e strumenti idonei per rispondere ad esse.
I contenuti del libro saranno illustrati da
Elena D'Orlando, docente di diritto regionale italiano ed europeo del
Dipartimento di Scienze Giuridiche e componente della Commissione paritetica Stato-Regione per le norme di attuazione dello Statuto della Regione Friuli-Venezia Giulia, che dialogherà con gli autori, insieme al presidente dell'
ARLeF (Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane),
Lorenzo Fabbro, e al presidente dell’Assemblea della comunità linguistica friulana,
Diego Navarria. Il lavoro illustra i principali risultati del progetto di ricerca “Looking for Friuli, finding Europe. Self-government, linguistic rights and development between visions, claims and policies”, sviluppato dal 2013 al 2016 nell’ambito del modulo Jean Monnet
Multilingualism, Multicultural Citizenship and European Integration dell’Ateneo friulano.
«Nel contesto delle minoranze linguistiche in Italia e in Europa – spiegano gli autori - quella friulana rappresenta un caso esemplare. Ciò vale per le modalità con le quali è stata messa in atto la sua minorizzazione, per la costanza con cui questa comunità ha espresso le proprie istanze di riconoscimento e tutela e per come - non senza contraddizioni - si è cominciato a dare attuazione alla promozione della lingua e del corrispondente patrimonio culturale e quindi a perseguire l’affermazione concreta dei diritti legati all'uso della lingua stessa, attraverso norme, atti e azioni di politica linguistica».
Marco Stolfo è dottore di ricerca in Storia del federalismo e dell'unità europea (Università di Pavia). I principali temi oggetto della sua attività di ricerca sono: tutela delle minoranze, politiche linguistiche, migrazioni, integrazione europea e partiti e movimenti politici nazionalitari e regionalisti.
Claudio Cressati, docente di Storia delle dottrine politiche all’Università di Udine, è stato titolare della cattedra Jean Monnet in Governo e politiche dell’Unione europea. È direttore del
Master Erasmus Mundus Euroculture e coordinatore accademico del modulo Jean Monnet in Multilinguismo, cittadinanza multiculturale e integrazione europea. I suoi principali interessi di ricerca sono il pensiero politico europeo, l’identità europea e la politica regionale dell’UE.